“Un progetto come WelfareLAB, realizzato dal mondo Acli insieme a Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale, ha senso perché è di pubblica utilità e perché è collegato alla comunità. Dobbiamo fare comunità, animare la comunità e lo possiamo fare con un nuovo welfare che parta dal territorio”. Così Roberto Rossini, Presidente nazionale delle Acli, ha concluso il suo intervento presso il Cnel durante il convegno che traccia il bilancio del progetto WelfareLAB, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e promosso da ACLI, CTA, NEXT e UsACLI. È intervenuto anche il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociale, Stanislao Di Piazza che ha sottolineato “come oggi è più che mai necessario dare il via alla fase 2 del Reddito di cittadinanza, quella che riguarda l’inclusione, e per questo abbiamo bisogno di confrontarci con tutti gli attori in campo e con associazioni come la vostra che da anni sono impegnate nella lotta contro la povertà e che promuovono, con progetti come questo, un nuovo modello di welfare”. Anche il Presidente del Cnel, Tiziano Treu, ha voluto salutare i relatori e la platea rimarcando quanto siano importanti iniziative come questa “che hanno a che fare con una concezione della crescita che non calcola solo il Pil ma fa riferimento anche agli indicatori di benessere di un individuo e quindi, in definitiva, tiene conto di ciò che è contenuto nell’Agenda 2030 dell’Onu”.
Al convegno hanno partecipato anche Luca Conti, Consigliere di Presidenza Acli con delega alla Progettazione e al 5xmille, Stefania Stelzig, Coordinatrice nazionale Acli del progetto, il Prof. Leonardo Becchetti, fondatore di Next, Gianluca Budano, Consigliere Presidenza Acli con delega alle Politiche Familiari, Fabrizio Tenna A.D. di CentraleValutativa.it, Claudio Bezzi, esperto di valutazione di politiche sociali, Marco Livia, Responsabile Tecnico Progettazione e Terzo Settore Acli Nazionali e Marino Lizza, Managing Partner di WeCanJob.it.
WelfareLAB è un progetto di contrasto alla povertà relativa con un piano di interventi volti a far valere i diritti, a ricevere un aiuto materiale attraverso progetti di riuso e recupero delle eccedenze e dei beni di prima necessità, ma anche a permettere l’accesso gratuito a servizi e iniziative in ambito educativo, formativo, sportivo e turistico attivando forme innovative di welfare che integra Enti pubblici, Terzo Settore e aziende.
In questi primi 20 mesi il totale delle famiglie beneficiarie del progetto è di 1.934, pari a circa 6.000 persone coinvolte in 27 province. Tra i servizi offerti si contano: 577 servizi di segretariato sociale, informazione e consulenza; 385 assegnazioni di beni materiali; 186 servizi di accompagnamento al lavoro; 225 percorsi sportivi; 206 attività legate a percorsi formativi, educativi, educativo-sportivi e 61 attività associative, ricreative e di turismo sociale.