Voucher, Acli: i voucher rappresentano un possibile strumento del mercato del lavoro a condizione che siano chiaramente regolati e controllati. Il problema non è tanto nell’istituto ma nel suo uso, che andrebbe riportato alla propria vocazione originaria di strumento “leggero e residuale”. I voucher, originariamente introdotti per tutelare anche le esperienze “minime” di lavoro, non possono essere riproposti per rispondere ad altre ed improprie esigenze e, comunque, non possono considerarsi un correttivo alle misure previste dal decreto dignità. L’uso deve essere limitato e circoscritto a specifici casi, settori e soggetti.
L’eventuale reintroduzione dei voucher non deve essere, in ogni modo, una risposta alle perplessità legate alla reintroduzione delle causali previste dal decreto. È comunque necessario che tutte le forme regolative del lavoro si raggiungano tramite la concertazione.