Paolo Grigolato, presidente delle Acli provinciali di Venezia, dal 22 al 25 aprile si recherà a Lampedusa insieme ad un gruppo di Treviso guidato da un sacerdote per vedere e capire come agire.
“Il dramma dei migranti, tanto caro a papa Francesco – ha dettoGrigolato – non può non toccare la nostra associazione che è chiamata, come da indicazione dello stesso pontefice, ad essere fedele ai poveri.
È un fenomeno di proporzioni gigantesche che interesserà il nostro Paese e il nostro continente, volenti o nolenti, ancora per moltissimi anni. È una nostra precisa responsabilità, come cittadini, mettere in atto tutte le azioni in nostro potere per garantire il rispetto del diritto internazionale sull’accoglienza dei rifugiati.
Ma come cristiani siamo chiamati a fare di più, a porgere la mano a questi nostri fratelli e ad agire, anche a livello politico, nazionale e territoriale, proponendo soluzioni concrete per la gestione responsabile di questa situazione, lontano da ogni populismo e da coloro che vogliono solo costruire muri, a partire dalla soluzione dei conflitti che sono la causa di queste migrazioni di massa”.
Grigolato incontrerà, soprattutto le comunità di cittadini lampedusani, che si confrontano da anni con l’emergenza e che meglio di chiunque possono testimoniare quali siano gli strumenti migliori e più efficaci per un’accoglienza responsabile.
“Il viaggio sarà un’occasione preziosa – aggiunge Grigolato – per vedere con i miei occhi questo luogo simbolo e cogliere spunti utili a sviluppare anche nel nostro territorio delle riflessioni condivise sulle azioni da mettere in atto”.