Gesù è oggetto di interesse da parte di molte categorie di persone. Una di queste sono i farisei, che offrono l’occasione di un pranzo per ascoltare il messaggio di Gesù dalla sue stesse labbra. Un’altra categoria di persone sono i peccatori, che vanno da Gesù per essere salvati.
Questa donna era una peccatrice pubblica, forse faceva la prostituta oppure era un donna adultera, Luca non specifica il peccato, ma ci fa sapere che esso era noto in città.
Essa può entrare nella casa del fariseo, anche se non era stata inviata come Gesù, e compie dei gesti di riverenza nei suoi confronti. Si può pensare che essa voglia rendere omaggio a Gesù avendo meditato queste parole di Isaia: «Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza, che dice a Sion: Regna il tuo Dio» (52,7). L’annuncio del regno di Dio è l’evangelo di Gesù: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo» (Mc 1,15) e questa donna riconosce in lui il profeta di Dio, convertendosi.
Simone il fariseo, che pensava di non doversi convertire in quanto era un osservante dei precetti della legge, è meravigliato che Gesù non allontani da sé questa donna. A differenza di lei dubita che Gesù sia un profeta.
Gesù dunque si deve prendere cura di due peccatori insieme, la donna e Simone, e racconta a quest’ultimo una parabola per aiutarlo a comprendere la verità su se stesso, sulla donna e su chi è Gesù e quale è la sua missione.
Simone è capace di giudicare bene: ama di più chi è perdonato per un peccato più grande. E Gesù esemplifica l’amore maggiore della donna verso di lui, mettendo a confronto il comportamento di lei e del fariseo nei suoi riguardi.
Ora Gesù può annunciare a tutti, rivolgendosi alla donna, che i suoi peccati le sono perdonati poiché aveva molto amato. Qui sembra ci sia quasi un gioco sulla relazione tra perdono e amore. Nella parabola è il perdono che fa nascere l’amore, nella donna invece è l’amore che fa nascere il perdono di Gesù. Sembra che sia proprio così a causa della fede che la donna ha avuto in Gesù. Ella ha creduto che lui è il messia di Dio che annuncia il regno di Dio, portando così a compimento il tempo della salvezza. Per questo si converte e ama il Signore che la salva. È la fede che salva, come ci dice anche la seconda lettura di Paolo, e non l’osservanza dei precetti.
Solo Dio può perdonare i peccati e questo gesto di Gesù suscita meraviglia: è un profeta che opera in nome di Dio?
Gesù offre alla donna anche la pace che viene dalla salvezza ricevuta. La pace è pienezza di vita e solo la salvezza ci dà questa pienezza di cui gioire. Luca inserisce poi la menzione delle donne che lo seguono con i Dodici, Nella struttura del vangelo di Luca questi 3 versetti sono in parallelo con la chiamata dei Dodici. Luca è molto attento al ruolo delle donne e spesso mette in parallelo una donna e un uomo, come ha appena fatto nell’episodio precedente.
Le donne sono ricche e, pur non potendo avere un ruolo pubblico nell’annuncio dell’evangelo, aiutano Gesù e i Dodici con i loro beni. Questo è il modo con cui possono rendere grazie a Gesù della salvezza, poiché le ha liberate da spiriti cattivi e infermità.
Si può collaborare al regno di Dio in molti modi, annunciandolo come i Dodici od offrendo quanto si ha per sostenere coloro che lo annunciano, e sono tutti modi degni agli occhi di Gesù, purché sia la gratuita fede a muovere il cuore di ciascuno e non una strumentalizzazione dell’evangelo per i propri interessi di potere e dominio sui fratelli.
12 giugno 2016 – XI Domenica Tempo Ordinario – Anno C
Luca 7,36-8,3
In quel tempo, 36 uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38 stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
39 Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
40Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41 «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42 Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43 Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
44 E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46 Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. 47 Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
48 Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». 49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
8,1In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici 2e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
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