Ho sempre fatto molte cose, sempre pronta a correre da un capo all’altro della città, sempre alla ricerca di qualcosa di stimolante da fare nel week end, tra iniziative e amici.
E poi…tutti a casa. E ora che si fa? Impensabile per me stare ferma.
Ma giorno dopo giorno sono entrata in questa nuova dimensione. Mi sono adattata e reinventata.
Ho visto aspetti delle mie figlie venire fuori e manifestarsi in modo sorprendente, e loro hanno visto la madre sotto nuove vesti: sono anche diventata un’allenatrice di pallavolo! Dopo tanti anni ho rimesso le ginocchiere (perché un tempo io giocavo a pallavolo!) e sono andata con le ragazze in garage a giocare…ho insegnato loro i fondamentali di questo sport magnifico, ho corso e sudato con loro…”mamma ma sei forte!”.
Mi sono dilettata ai fornelli, una nuova passione scoperta. Abbiamo simulato in casa una nota trasmissione di cucina e, a turno, tutti e quattro, ci siamo cimentati nella preparazione di un pranzo domenicale. Le mie figlie per la prima volta hanno cucinato per qualcuno ed io sono stata piena di orgoglio.
Abbiamo cantato tutti e quattro insieme dal balcone, siamo una Nazione, spesso ce lo dimentichiamo, ma oggi siamo uniti e stiamo tirando fuori il nostro spirito nazionalista. Anche questo, figlie mie, vuol dire essere una comunità.
Emozionarsi nel cantare l’inno d’Italia con le parole imparate dalle ragazze per l’occasione. Sentirsi una nazionale, siamo una nazione.
Cercare di essere vicini, anche se lontani, e portare un po’ di compagnia a quella vecchietta vicina di palazzo che ogni sera solitaria ci guarda, sorride e ci saluta.
Nello scorrere dei giorni mi sono stupita nell’aver visto emergere in loro una mia vecchia passione: recuperare vecchi oggetti e dare loro nuova vita.
Stanno crescendo, mamma mia quanto! Mai avevo ravveduto in loro questi aspetti che rimandano tanto a me. Ora che la loro personalità comincia a venire fuori comprendo, mi stupisco e rimango affascinata da questo meraviglioso miracolo che è la vita di un figlio.
Sicuramente esco da questo periodo provata per il grande impegno che richiede conciliare lavoro, casa, attività didattiche ed attività ricreative, con un marito fuori tutto il giorno per lavoro. Ma il rapporto con le mie figlie ne esce rafforzato.
Ho sempre desiderato stare con loro più tempo e mai avrei pensato di averne così.
I giorni stanno volando ed io penso che questo virus abbia concesso a me e a loro qualcosa che non avremmo mai potuto avere nella nostra quotidianità…e dare a loro la più grande lezione della vita…l’importanza di essere una comunità responsabile.