«Le Acli esprimono forte preoccupazione per i fatti accaduti ieri notte in Turchia – afferma Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli -, oltre ad essere il secondo esercito più potente della Nato, il Paese ha un’importanza fondamentale nello scacchiere geopolitico regionale rispetto al proprio ruolo nel complicato quadro mediorientale. Il tentato golpe è un fattore di instabilità che colpisce un governo democraticamente eletto, aldilà dei giudizi sulle scelte operate da Erdogan in questi anni.
Di fronte alla crisi di un Paese strategico per l’Europa, si deve sentire l’Europa ad una sola voce. L’Unione Europea – conclude il presidente Rossini – si deve dimostrare capace di una forte iniziativa comune per gestire con prontezza e lungimiranza le profonde ripercussioni geopolitiche che il fallito colpo di stato in Turchia lascerà dietro di sé».