Sin chiama “Dentro l’esodo: migranti sulla via europea” la mostra fotografica di Emanuele Confortin che le Acli di Conegliano ospitano dal 22 maggio al 1 giugno.
Emanuele Confortin è un giornalista e fotoreporter castellano: nella mostra racconta con testi e foto le storie di profughi che partono dal Pakistan, dalla Siria, dalla Turchia per arrivare in Europa. Confortin incontra l’esodo per la prima volta nelle pianure del Pakistan meridionale, ed è il 2011. Poi sale a nord, sulla via per l’Afghanistan dove infuria la guerra ai talebani. Si reca più volte ad Idomeni in Grecia dove le persone sono bloccate alle porte dell’Europa.
“Chiamateli come volete. Profughi, rifugiati o migranti. – scrive Confortin nel libro che raccoglie le foto della mostra – Alle loro spalle c’è la guerra, e come un tizzone ardente brucia senza sosta. Partono in molti, centinaia di migliaia, attraverso i deserti, le frontiere, il mare. La loro sopravvivenza ha avuto un costo, saldato con la vita dei figli, dei fratelli e delle sorelle, dei padri e delle madri, degli amici”.
“Dentro l’esodo” è una mostra che si snoda in tre punti di osservazione distinti: le cause e le conseguenze politiche delle migrazioni; la testimonianza di chi le vive, le dinamiche dell’esodo che inevitabilmente intrecciano questioni fondamentali come i diritti umani, l’inclusione sociale, la marginalizzazione di intere comunità.
La mostra è ospitata nella sede delle Acli di Conegliano in provincia di Treviso (via Cesare Battisti Cesare, 5/d a Conegliano) dalle ore 8.30-12.30 e 14.30-18.30.