Sono una cittadina moldava in Italia dal 2008. Ho un permesso di soggiorno a tempo indeterminato ma sono disoccupata. Ho avuto una bambina nel 2015 che non ha ancora il permesso. Sono in attesa dell’arrivo di un altro bimbo e sono al sesto mese di gravidanza. Ci sono aiuti economici per loro?
A seguito della legge n. 122 del 7 luglio 2016 anche i minori di 14 anni devono essere in possesso di un permesso di soggiorno individuale e autonomo rispetto a quello del genitore, pertanto le consigliamo di provvedere al più presto con tale richiesta per sua figlia nata nel 2015. Allo scopo può ricevere orientamento e assistenza da parte degli Sportelli immigrati del Patronato Acli presenti nella sua città. Lo stesso vale per il secondo bambino.
In merito agli aiuti economici, può innanzi tutto verificare i requisiti per la richiesta del Bonus bebè che le spetta per entrambi i suoi figli, in quanto interessa le famiglie con figli nati o adottati tra il 2015 e il 31 dicembre 2017. Sono ammesse le domande dei cittadini non comunitari in possesso di un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o della carta di soggiorno per familiari di cittadini Ue o la carta di soggiorno permanente (D.lgs. 30/2007). Sono ammesse anche le domande delle cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiato politico e protezione sussidiaria che sono equiparate alle cittadine italiane per effetto dell’art. 27 del Decreto Legislativo n. 251/2007.
L’Inps ha precisato i requisiti dei richiedenti e le caratteristiche di questo bonus nella circolare Inps n. 93 dell’8 maggio 2015.
Per richiedere il bonus – pari a 80 euro mensili erogabili fino ai 3 anni del bambino – il nucleo deve rispettare il limite Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) di 25.000 euro. Per famiglie con Isee inferiore a 7.000 euro l’importo del bonus è di 160 euro.
Per ottenere tutte le mensilità dalla nascita il bonus va richiesto entro i tre mesi di vita del neonato, ma la domanda può essere fatta anche nei mesi successivi perdendo tuttavia le mensilità già trascorse al momento della domanda.
Dal 2014 queste stesse categorie di cittadini non comunitari possono anche richiedere per i figli minori di 3 anni la “Carta acquisti” se l’Isee del nucleo familiare è al di sotto di 6.788,61 euro. La Carta acquisti, anche denominata Social card, ha un valore di 40 euro mensili, funziona come una normale carta di pagamento elettronica e viene periodicamente ricaricata dallo Stato. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito del ministero dell’Economia e finanze.
Per il suo secondogenito è inoltre previsto un aiuto economico denominato bonus “Mamma domani”, istituito dalla Legge di bilancio 2017. Si tratta di un contributo di 800 euro una tantum per coloro che a partire dal 1 gennaio 2017 hanno compiuto il 7° mese di gravidanza (o in caso di parto, adozione o affidamento preadottivo). Attualmente l’Inps ha definito alcuni aspetti attraverso la circolare n.39/2017 del 27 febbraio, come la necessità di possedere i titoli di soggiorno già specificati per il Bonus bebè.
Tuttavia a causa di ritardi istituzionali, non risulta attualmente ancora possibile presentare la domanda e sembrerebbe – da fonti giornalistiche – che tale situazione si protrarrà fino al mese di maggio quando si potrà presentare la domanda on-line e cominceranno ad essere liquidati i bonus. Le suggeriamo pertanto di tenersi aggiornata visionando periodicamente il nostro sito del Patronato Acli.
Sempre la Legge di bilancio 2017, prevede anche l’istituzione di un bonus per le spese relative all’asilo nido per un importo massimo di 1000 euro l’anno (91 euro al mese) cumulabile con il bonus Mamma domani e con il Bonus bebè 2017. Anche questo è accessibile ai non comunitari con i titoli di soggiorno già citati.