Pescara, 4 giugno 2017 – “Se torniamo a Pescara il prossimo anno? Io penso proprio di sì. Perché gli impianti sono validi, Pescara è una città centrale rispetto a tutta Italia e quindi è l’ideale”. Il presidente dell’Unione Sportiva Acli, Damiano Lembo, traccia così il bilancio dello ‘Sport in Tour’ 2017 conclusosi oggi a Pescara. Quattro giorni di sport, divertimenti, convegni e seminari, corsi di formazione e impegno sociale. Nonostante i tanti impegni ravvicinati che hanno complicato l’organizzazione dell’evento pescarese, secondo Lembo “la mia prima esperienza da presidente dell’Us Acli allo ‘Sport in Tour’ è stata molto forte, perché quest’anno abbiamo avuto il Congresso nazionale fino a marzo, il Premio Bearzot subito dopo e il Consiglio nazionale. Tutti elementi che hanno accorciato il tempo necessario per organizzare bene tutta la manifestazione”, spiega Lembo.
“Siamo arrivati con l’acqua alla gola ma il bilancio finale è sicuramente positivo: il numero dei partecipanti atleti è superiore a quello delle scorse edizioni, dove si era già raggiunto l’apice ed era difficile migliorare. Soprattutto, questa volta abbiamo avuto molta vicinanza da parte delle Istituzioni locali, che ringrazio a nome di tutta l’Us Acli. Quest’anno la sfida era grande, perché già tutti gli spostamenti e le autorizzazioni in una città grande richiedono un certo sforzo”. Tornei di ogni disciplina, dal calcio in tutte le sue declinazioni (calcio a 5, a 8, a 11), al tennis, la pallavolo, le arti marziali, fino alle bocce. E soprattutto una massiccia partecipazione di giovani e giovanissimi: “Vedere così tanti bambini partecipare è un po’ come lasciare il testimone alle future generazioni – afferma ancora il numero uno dell’Us Acli – oggi avevamo a pranzo tavolate di bambini del calcio e un altro grande spettacolo è stato vedere i bambini della ginnastica artistica e del nuoto gareggiare e sorridere tutti insieme”. Voto finale alto, altissimo, specie per le difficoltà sopra elencate: “Io darei un 8, ma vale tantissimo perché poteva anche essere un 5 per tutte le difficoltà che a cui siamo andati incontro”, conclude Lembo, ripercorrendo le tappe della genesi di ‘Sport in Tour’: “Ci sono stati anni in cui nella prima fase lo ‘Sport in Tour’ si chiamava ‘Meeting Sportivo’ ed era arrivato a circa 2000 presenze ma spalmate in 15 giorni di attività sportiva. Poi l’iniziativa si era un po’ persa, ma questo è il nostro cuore pulsante perché senza le attività sportive non abbiamo motivo di esistere. L’ha ripresa in mano l’attuale vicepresidente Antonio Meola e con lui il Tour è risalito costantemente”.
Ed è proprio il vicepresidente vicario dell’Unione Sportiva Acli a entrare nel dettaglio snocciolando i sorprendenti numeri da record dello ‘Sport in Tour’ 2017, che in quattro giorni ha colorato la città di Pescara dei colori bianco, nero e verde dell’Ente di promozione sportiva delle Acli: “Abbiamo avuto una grossa partecipazione – specifica Antonio Meola – con circa 3000 persone tra atleti e dirigenti e una presenza totale di oltre 5.500 persone. Un bilancio più che positivo da questo punto di vista. tra le discipline sportive abbiamo trovato ottime strutture. Tra gli handicap, gli alberghi e le strutture sportive spesso distanti dai luoghi di gara e tale lontananza ha prodotto notevoli ritardi per l’inizio delle manifestazioni oltre agli sgomberi (il riferimento è alle proteste nel week end degli immigrati senegalesi, ndr) per le strade di Montesilvano. Questa cosa andrà corretta”. Ma neanche Meola ha dubbi e vota Pescara: “Bene continuare qui”, sottolineando che nel 2018 “dovremo rivedere alcune cose sull’organizzazione e gli spostamenti. Ma per noi da Pescara c’è un nuovo inizio per lo ‘Sport in Tour’”.
Tra gli eventi che hanno caratterizzato di più questa edizione, il braccio destro di Lembo tiene a ricordare il Torneo quadrangolare di calcio a 5 per rifugiati giocato venerdì e vinto dallo SPRAR Val Sambro di Bologna: “E’ stato un bellissimo pomeriggio con gli atleti che hanno lottato su ogni pallone nonostante il Ramadan che li debilitava”. Inoltre, specifica Meola, “abbiamo avuto un riscontro più che positivo con l’apertura del villaggio fitness alle Naiadi. Era la prima volta che lo facevamo e lo riproporremo il prossimo anno anche con un criterio e una partecipazione diversi. Sarà un punto di forza per l’Us Acli”. Più che positivo anche i bilancio di convegni e corsi: quello su sport e benessere rivolto agli atleti condotto con maestria dalla biologa e nutrizionista Sara Meola, la tavola rotonda promossa dal Coordinamento Donne Acli Nazionale e Us Acli dal titolo ‘La Violenza sulle Donne ci Riguarda Tutti #Nessuno escluso: un patto comune tra Scuola, Sport, Istituzioni Politiche territoriali e cittadinanza’, anticipato dai saluti, tra gli altri, del Sindaco di Pescara, Marco Alessandrini Sindaco di Pescara. E il corso rivolto ai giornalisti per una buona comunicazione nello sport, al quale sono intervenuti importanti firme tra cui il direttore del Centro, Primo Di Nicola, il capo redazione Sport dell’Ansa, Piercarlo Presutti, il giornalista e conduttore di Rai Sport, Enrico Varriale, e il capo redattore del Corriere dello Sport, Guido D’Ubaldo.
Da ricordare anche la visita, svolta ieri dall’Us Acli, alla Casa Circondariale di Pescara, nell’ambito del progetto ‘RieducAzione Sport FormAttivo’, inserita nel progetto nazionale Us Acli ‘Make the Difference’ per l’inclusione e la coesione sociale: “Inoltre – conclude Meola – stiamo promuovendo in moltissime città d’Italia dei corsi per immigrati per inserirli nelle strutture provinciali dei nostri comitati. Questo dà anche l’opportunità di avere rimborsi spese per la loro vita quotidiana”.