Nelle ultime settimane i venti di guerra in Medioriente hanno ripreso forza. L’assassinio del generale iraniano Soleimani ha restituito un mondo ancora più insicuro, con le tensioni tra Iran e Stati Uniti che riemergono in modo violento in un Paese, l’Iraq, che sta affrontando una difficile transizione. A questo si aggiunge la guerra civile in Libia – altro teatro di guerra a pochi chilometri dalle nostre coste – a cui la comunità internazionale non trova una soluzione.
In questo tempo abbiamo bisogno più che mai di abbattere i muri dell’indifferenza e di riportare tra le persone le ragioni della pace e del dialogo tra i popoli come unico strumento legittimo per risolvere i nodi che stanno soffocando le comunità che vivono sulla propria pelle i conflitti.
Per questo motivo abbiamo partecipato alla redazione dell’appello della Rete della Pace, dal titolo “Spegniamo la guerra, accendiamo la pace”, che chiediamo a tutti voi di diffondere nelle vostre realtà territoriali.
C’è bisogno, però, di uno sforzo ulteriore. In un momento così delicato in cui sono messi a repentaglio alcuni importanti traguardi necessari per proseguire nella strada della cooperazione internazionale – come gli accordi sul nucleare con l’Iran – siamo chiamati a ridare voce alle ragioni della pace.
Le ACLI, all’interno della Rete della Pace, aderiranno alle iniziative della giornata di mobilitazione internazionale di sabato 25 gennaio 2020 promossa dal movimento pacifista statunitense: per noi sarà l’occasione per manifestare il nostro sostegno ai popoli che si battono per il proprio futuro e lanciare un messaggio alla istituzioni italiane ed internazionali affinché investano sul dialogo e sulla cooperazione tra i paesi.
Matteo Bracciali
Responsabile Acli Nazionali Dipartimento Internazionale
APPELLO PER LA PACE