Il COVID-19 ha destabilizzato il quadro politico mondiale. Tutta l’agenda geopolitica, legata ai conflitti ancora in corso, oggi subisce l’influenza di un nemico invisibile che sconvolge l’ordine delle cose e di fronte al quale nessuno può rimanere indifferente. La Siria, da anni teatro di una guerra civile spietata accompagnata da un conflitto tra le potenze globali, è sempre più dimenticata dalle cronache di attualità che raccontano del dramma dei contagiati e dei morti da Coronavirus.
I confini, però, non fermano la disperazione di chi ancora oggi scappa da quel conflitto e non ferma neppure il COVID-19. La Siria oggi ha bisogno della sospensione, almeno temporanea, dell’embargo per ogni presidio medico e per le transazioni finanziarie: servono medicinali e materiale sanitario.
Questa è la priorità per il popolo siriano che, come ogni altro, si sta scontrando con un nemico che non guarda in faccia all’ideologia o all’orientamento politico.
Per questo vi invitiamo a firmare la petizione qui
Matteo Bracciali
Responsabile Nazionale Dipartimento Internazionale – Servizio Civile ACLI