Il progetto ambisce a combattere il problema della povertà educativa, affrontando in particolare il fenomeno della dispersione scolastica esplicita ed implicita fin dai primi anni del percorso scolastico. Vuole in particolare proporre un modello d’intervento omogeneo da promuovere a livello nazionale, operando trasversalmente su più fronti, per supportare i minori a maggior rischio dispersione tra i 6 e i 18 anni, in un territorio vasto che coinvolge 12 regioni coprendo 79 aree urbane periferiche e/o ad alta vulnerabilità sociale in 30 province italiane. Inoltre, secondariamente, attraverso l’azione di supporto alla genitorialità, mira a potenziare le strutture educative e le competenze degli adulti per rispondere ai bisogni emergenti e generare spazi di apprendimento sicuri, non violenti e inclusivi. Il coinvolgimento delle famiglie permette di armonizzare l’intervento e creare continuità o congruità tra diversi contesti educativi (scuola, famiglia, attività ludico/creative).