«L’esito del referendum sulla permanenza nella Ue della Gran Bretagna – afferma Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli – è drammatico perché apre la strada alla disintegrazione dell’Europa e dei risultati di pace ottenuti proprio alla vigilia dei 70 anni dal Trattato di Roma.
E’ un voto che ci dà uno spaccato chiaro della percezione che hanno gli europei di questa Europa, però. Deficit di rappresentanza e la assoluta mancanza di solidarietà istituzionali tra i paesi nella gestione delle crisi finanziarie e umanitarie, stanno spingendo i cittadini a rigettare l’idea dell’integrazione europea a favore dei populismi beceri e nazionalisti.
Oggi, ancora più di ieri – conclude Rossini – l’Unione europea deve tornare ad essere attrattiva, soprattutto tra gli stati sociali popolari, e capace di costruire nuove sintesi culturali e sociali ispirate alla giustizia sociale ed alla pace, altrimenti il futuro sarà davvero difficile».