Una rapida approvazione da parte del Senato della legge delega sul contrasto alla povertà, la presenza nella legge di stabilità di fondi per il reddito d’inclusione e, una volta passato l’esame del Senato, la creazione di un piano nazionale contro la povertà.
Di questo, ma non solo, ha parlato il presidente delle Acli Roberto Rossini nel suo intervento alla Festa dell’Unità di Milano che si è tenuta domenica 4 settembre. “Quella della povertà è un’emergenza drammatica – ha affermato il presidente Rossini – alla quale occorre rispondere in maniera responsabile e decisa. Per questo, mi fa piacere ricordare il lavoro svolto proprio dall’Alleanza contro la povertà che ha giocato un ruolo decisivo nell’accelerazione dell’iter legislativo”.
“Reddito di inclusione e servizi per uscire dalla povertà” è il titolo della tavola rotonda moderata da Cristiano Gori che ha visto tra i partecipanti anche Ileana Piazzoni, Edoardo Patriarca, Annamaria Parente, don Virgilio Colmegna, Luca Vecchi, Pierfrancesco Majorino, Giuseppe De Marzo e Sergio Passaretti.
L’Alleanza contro la povertà è una coalizione formata da 35 organizzazioni – tra realtà associative, rappresentanze dei comuni e delle regioni, enti di rappresentanza del terzo settore e sindacati – che dal 2013 hanno deciso di unirsi per contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nel nostro Paese.
Un tema, quello della povertà, quanto mai attuale. Da venerdì 2 settembre, infatti, le famiglie in condizioni di disagio economico con almeno un figlio minorenne o in situazione di disabilità potranno presentare domanda per ottenere i benefici del Sia (sostegno per l’inclusione attiva) previsti dal piano nazionale per la lotta alla povertà.
Una sorta di “misura ponte” che anticipa, in versione ridotta, alcuni contenuti essenziali del reddito di inclusione, in attesa che si completi l’iter parlamentare e il successivo percorso attuativo della legge delega per il contrasto alla povertà. Una misura destinata, quindi, ad ampliare nel prossimo futuro la platea dei potenziali beneficiari, che mira a diventare una misura universale di contrasto alla povertà.