Le Acli hanno aderito alla campagna “Riprendiamoci il Comune” per l’approvazione di due leggi d’iniziativa popolare per la riforma della finanza locale e per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di invertire la rotta rispetto alle politiche liberiste che in questi ultimi decenni hanno costretto i Comuni a privatizzare i servizi pubblici locali, alienare il patrimonio pubblico e cementificare il territorio, privando le comunità locali di diritti e servizi.
La nostra Costituzione all’art. 118 afferma che le funzioni amministrative sono attribuite in via prioritaria ai Comuni, riconoscendone il ruolo di luoghi della democrazia di prossimità.
Sono infatti i Comuni gli enti di riferimento delle/degli abitanti di un territorio, a cui devono garantire coesione sociale, servizi pubblici e beni comuni.
Il patto di stabilità e il pareggio di bilancio -misure economiche di drastico contenimento della spesa pubblica- hanno profondamente mutato la natura dei Comuni, che, da garanti dei diritti fondamentali, sono divenuti enti la cui unica preoccupazione è la stabilità dei conti economici.
Riprendiamoci il Comune vuol dire affrontare i nodi che oggi impediscono ai Comuni di svolgere la propria funzione e alle comunità territoriali di autogovernarsi: la finanza locale e il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti.
Per questo, la campagna propone due leggi d’iniziativa popolare.
La prima proposta di legge si prefigge una profonda riforma della finanza locale, sostituendo al pareggio di bilancio finanziario il pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere, eliminando tutte le norme che oggi impediscono l’assunzione del personale, reinternalizzando i servizi pubblici a partire dall’acqua, difendendo suolo, territorio, beni comuni e patrimonio pubblico e dando alle comunità territoriali strumenti di autogoverno partecipativo.
La seconda proposta di legge si prefigge la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, trasformandola in ente di diritto pubblico decentrato territorialmente e mettendo a disposizione dei Comuni e delle comunità territoriali le ingentissime risorse del risparmio postale (280mld) come forma di finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti dei Comuni decisi attraverso percorsi di partecipazione della comunità territoriale.
Per maggiori informazioni: http://www.riprendiamociilcomune.it/