Domani partiranno i primi pagamenti per il Rei, il reddito di inclusione, la misura introdotta per il contrasto alla povertà. “Accogliamo con grande soddisfazione questa notizia – afferma Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli -. Finalmente parte anche nel nostro Paese di una misura strutturale contro la povertà assoluta. Si tratta di un provvedimento cruciale, ma i passi da compiere sono ancora molti, se si vuole evitare che la riforma rimanga incompiuta”.
Per evitare ciò, le Acli propongono l’adeguamento economico del Reddito di inclusione e il miglioramento della misura attraverso un aumento del Fondo per un welfare locale più efficace. La proposta è parte del documento \”Al lavoro con le Acli. Le nostre idee e proposte in previsione delle elezioni politiche del 2018\”: 43 proposte concrete su lavoro, welfare, ambiente ed Europa, che le Acli sottopongono all’attenzione delle forze politiche in previsione delle elezioni del prossimo 4 marzo. In attesa dell’appuntamento elettorale, le Acli hanno avviato una grande opera di mobilitazione sui territori invitando le forze politiche a un confronto anche su questi temi.
“Noi – riprende il presidente delle Acli – continuiamo a pensare la politica a partire dai più poveri, dagli ultimi, magari – per nostra storia – con una particolare attenzione ai “penultimi”, a quelli che rischiano di impoverirsi. Per questo diciamo – conclude Rossini – che gli importi erogati non consentono ai beneficiari di raggiungere la soglia di povertà e di soddisfare adeguatamente le proprie esigenze primarie”.