Sono state oltre 26 mila le presenze nei dibattiti che si sono svolti in 250 comuni del nostro Paese.
Il presidente Rossini: “Percorso entusiasmante che ha fatto riscoprire alle nostre associazioni l’originaria funzione formativa di movimento di pedagogia sociale e popolare”.
Un’attività iniziata lo scorso giugno. E che è continuata fino a ridosso dell’appuntamento del 4 dicembre. In previsione del referendum, sono state 358 le iniziative in cui le Acli hanno animato il confronto per far partecipare i cittadini delle ragioni del Sì e del No.
Quando l’iniziativa è stata approvata dalla presidenza nazionale, raggiungere il centinaio di incontri era considerato un segnale di successo. Il numero di tavole rotonde, convegni e seminari promossi dal movimento aclista in tutta Italia ha superato di gran lunga questo numero.
Nel documento redatto dalle Acli sulla riforma costituzionale, il presidente Rossini ha definito questa attività “pedagogia costituzionale”. La maggior parte degli incontri (256 iniziative delle Acli) sono stati organizzati e realizzati grazie al grande impegno delle strutture territoriali delle Acli, a partire dai circoli di base che hanno rappresentato i principali luoghi di partecipazione e di confronto.
“È stato un percorso entusiasmante – afferma Roberto Rossini – che ha fatto riscoprire alle nostre associazioni l’originaria funzione formativa di movimento di pedagogia sociale e popolare che sin dalle origini ne ha caratterizzato l’identità. Il dibattito interno – continua il presidente delle Acli – soprattutto nelle province e nelle regioni, è stato serrato, mettendo in luce diversi punti vista. È questo un chiaro segnale della vitalità del nostro movimento che conferma la propria vocazione alla democrazia e alla partecipazione: siamo plurali e siamo orgogliosi di esserlo”.
Agli incontri hanno partecipato 26.054 cittadini, con una frequenza media di partecipazione di oltre 70 partecipanti ad incontro.
Un grande impegno organizzativo che ha portato le Acli, in pochi mesi, in 250 comuni: dalle grandi aree metropolitane ai piccoli comuni di provincia.
Ma le Acli non si sono limitate a promuovere i dibattiti; sono state presenti in oltre cento (102 per l’esattezza) iniziative realizzate da altri soggetti del territorio (organizzazioni del terzo settore, enti locali, soggetti politici, etc. ).
Nota metodologica:
La rilevazione delle iniziative delle Acli sui temi del prossimo Referendum costituzionale è stata realizzata dall’IREF, istituto di ricerca delle Acli, in collaborazione con il Dipartimento Istituzioni delle Acli, tra il 24 novembre 2016 e il primo dicembre 2016.
Alla rilevazione hanno risposto tutti i Presidenti regionali delle Acli. I dati sono, dunque, esaustivi e aggiornati al 2 dicembre 2016.
Per la natura aperta e libera delle iniziative realizzate, il dato sulla partecipazione dei cittadini alle iniziative è stimato.