Popolo e democrazia sono al centro del prossimo Incontro nazionale di studi delle Acli che si svolgerà a Roma venerdì 16 e sabato 17 settembre 2016, dal titolo: “Passione popolare. La persona, le Acli, il popolo: la democrazia scritta e quella che scriveremo”.
Con il contributo di studiosi, testimoni ed esperti, la riflessione verterà su come vive e cambia il popolo italiano, su quale rapporto si instaura nella democrazia tra la politica e le derive populiste, su come contribuire a rafforzare la dimensione popolare della chiesa italiana.
Tra gli obiettivi dell’incontro vi è quello di rilanciare il rapporto tra istituzioni e popolo a partire dalla riscoperta della carta costituzionale, per individuare criteri di discernimento chiari e comprensibili per valutare nel merito la riforma su cui gli italiani saranno chiamati a esprimersi.
«Le Acli – afferma Paola Vacchina, responsabile ufficio Studi della presidenza nazionale Acli – sentono il bisogno di valorizzare la loro dimensione popolare; il loro essere tra le persone, accanto ai cittadini con i loro bisogni e i desideri, vicino alle famiglie con le loro ricchezze e le loro fatiche, insieme ai lavoratori e le lavoratrici con i loro diritti e le loro difficoltà. Tra populismi e tecnocrazia, la sfida è il rilancio della responsabilità politica dei cittadini, attraverso il voto e la partecipazione. Il compito delle Acli è quello di appassionare alla democrazia viva».
«Siamo convinti – ribadisce Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli – che ci sia una netta differenza tra essere popolari ed essere populisti. Essere popolari significa dare importanza ai problemi reali, raccoglierli insieme e portarli a maturazione perché possano diventare luogo di impegno civico, che unisce e crea legame di solidarietà, che promuove responsabilità e cooperazione tra semplici persone, istituzioni e soggetti della società civile. Democrazia, Chiesa e società sono oggi tre ambiti per l’azione sociale; l’Incontro di studi 2016 è l’occasione per raccogliere nuove idee e stimoli, per confrontarci insieme, per piantare semi di creatività sociale».
Il programma e il manifesto dell’Incontro di studi