D: Sono un ricercatore iscritto alla Gestione separata dell’INPS e sono appena diventato padre. È vero che anch’io come mia moglie potrò aver diritto al congedo parentale?
R: Da giugno 2017, i lavoratori e le lavoratrici iscritti alla Gestione Separata, che versano i contributi con aliquota maggiorata dello 0,72%, hanno diritto al congedo parentale indennizzato per un periodo massimo complessivo tra entrambi i genitori pari a sei mesi da usufruire entro i primi tre anni di vita del bambino, o dall’ingresso in famiglia o in Italia del minore nei casi di adozioni o di affidamenti preadottivi.
L’indennità per il congedo parentale, pari al 30% del reddito dell’ultimo anno, spetta solo se il richiedente è in possesso di almeno tre mesi di contributi nel medesimo periodo preso a riferimento per il riconoscimento del diritto all’indennità di maternità, nel caso di fruizione del congedo parentale nel corso del primo anno di vita del bambino, oppure nei dodici mesi antecedenti l’inizio del periodo del congedo stesso se questo è fruito dopo il primo ed entro il terzo anno di vita.
La madre o il padre possono inoltre fruire del congedo parentale in maniera frazionata a mesi o a giorni, ma non in modalità oraria come previsto per i lavoratori dipendenti.