D: Tra le misure a sostegno degli invalidi civili figurano l’indennità di frequenza e di accompagnamento. Di cosa si tratta?
R: L’INPS prevede varie misure a sostegno degli invalidi civili, tra queste l’indennità di frequenza e l’indennità di accompagnamento.
L’indennità di frequenza è una prestazione economica assistenziale riconosciuta a giovani minori di 18 anni con disabilità, il cui obiettivo è favorirne l’inserimento scolastico e sociale. Per averne diritto è necessario un reddito non superiore alle soglie previste annualmente dalla legge.
Si chiama “indennità di frequenza” perché viene riconosciuta solo a chi può dimostrare di frequentare: la scuola, pubblica o privata; centri ambulatoriali o centri diurni specializzati nel trattamento terapeutico o nella riabilitazione; centri di formazione professionale.
La prestazione è concessa sino ad un massimo di 12 mensilità all’anno, l’importo è di 287,09 euro e i beneficiari devono rispettare il limite di reddito di 4.926,35€ annui.
L’indennità di accompagnamento è una prestazione di assistenza non reversibile, a cui hanno diritto tutti gli invalidi civili con disabilità grave, residenti in Italia che si trovano o nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o nell’impossibilitò di compiere gli atti quotidiani della vita e quindi necessitano di assistenza continua. L’assegno è pari ad un importo di 522,10 euro e spetta per 12 mensilità senza limite di reddito.