Paolo VI, che alla fine del conflitto mondiale era sostituto della Segreteria di Stato sotto il pontificato di Pio XII, contribuì alla fondazione delle Acli avendo chiara la necessità di un’organizzazione che “formasse solidamente nella dottrina sociale cristiana”, come la corrente cristiana del nuovo sindacato unitario.
Le Acli, nell’idea del Papa e dell’allora sostituto della Segreteria Montini, dovevano curare la formazione religiosa, morale e sociale del lavoratori cristiani, contribuendo a salvaguardare la specificità e il patrimonio ideale del cattolicesimo sociale.
Montini seguì con grande affetto le Acli e il mondo del lavoro anche quando venne nominato Arcivescovo di Milano (1954), e nella lettera pastorale per la Quaresima del 1959 espresse la sua preoccupazione e tristezza “perche non sappiamo parlare come si dovrebbe a questo mondo lavoratore, nel cui spirito tanto umano, onesto e sacro, il dolore si confonde spesso con inquiete passioni e con velenosi errori”.
Il futuro Paolo VI contava molto sulle Acli per la loro esperienza educativa, per la loro profondità nelle analisi socio-politiche, per la forza combattiva “le Acli sono il ponte, la congiunzione tra la chiesa e le masse e, direi, non soltanto con esse, ma con i tempi moderni. Quale è il vostro metodo? Esso è soprattutto Formativo, vuol dire che andate alle masse lavoratrici con la ragione, con i metodi della ragione, cioè con gli argomenti provati dal pensiero, da una dottrina, calibrati secondo principi sani”.
Nel suo articolo postumo “Paolo VI e le Acli”, pubblicato su “Azione sociale” il 17 settembre del 1978, a pochi giorni dalla sua morte e di quella di Paolo VI, Padre Aurelio Boschini ricordava che nel 1965, nel suo messaggio alle Acli di Milano e della Lombardia, il Papa ricordava con compiacimento la sua…tessera aclista: “Abbiate coraggio. Abbiate Fede. Ve lo dice con tutto il cuore chi ha visto con immensa speranza sorgere la vostra istituzione; ve lo dice chi è stato vicino alle vostre aspirazioni e ai vostri problemi negli anni indimenticabili del ministero pastorale in terra ambrosiana; ve lo dice chi sempre continua a seguirvi con grande affezione ed ampia fiducia”.
Con ragione dunque, scriveva Boschini, Paolo VI parlava delle “nostre Acli” con significato anche possessivo.
In allegato l’articolo di Padre Boschini, un prezioso documento storico, pubblicato su “Azione Sociale”, il settimanale delle Acli. Padre Boschini è stato un grande protagonista della storia delle Acli fin dal 1946, fino al 1971 ne è stato Vice assistente ecclesiastico nazionale. Decisivo il suo contributo per la maturazione culturale delle Acli, soprattutto in rapporto alle tematiche del movimento operaio.
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