“Oggi, dopo l’emergenza sanitaria, il modo dello sport è chiamato a proporre un proprio disegno per contribuire al rilancio economico e sociale del Paese e ritengo che possegga le competenze, l’ingegno, l’inventiva e le capacità realizzative per farlo” È quanto ha affermato il Presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, durante il Web Talk delle Acli dedicato a “Lo sport per superare l’emergenza sanitaria e sociale: problemi e soluzioni” a cui hanno partecipato anche Damiano Lembo, Presidente US Acli, Giovanni Malagò, Presidente del CONI e Giuseppe Pierro Capo Ufficio Sport del Governo.
“In un momento in cui l’Italia sta lentamente tornando a una vita ‘normale’, lo Sport non solo può, ma deve essere uno dei principali motori per la ripartenza. In chiave agonistica, ma anche e soprattutto per il suo aspetto sociale. Come non sottolineare la valenza che ha avuto lo Sport nei mesi di lockdown? Abbiamo visto tutti quanto fosse importante per ognuno di noi continuare ad allenarsi, da chi lo ha fatto su balconi, terrazze e giardini, a chi ha corso attorno ai propri palazzi pur di muoversi. Ora che abbiamo preso coscienza di questo aspetto, è fondamentale non dissiparne l’eredità nelle future politiche sportive – ha dichiarato Damiano Lembo durante il suo intervento – Come Ente di promozione sportiva, l’US ACLI ha fatto il massimo pur di venire incontro alle difficoltà di quanti operano nel territorio, da chi gestisce gli impianti, le palestre, ai tesserati, ai tecnici e gli stessi dirigenti. Gli enti, da questo punto di vista, sono una grande famiglia che oggi chiede alle Istituzioni un credito che non può non essere tradotto in maggiore coinvolgimento e centralità nei processi politici, soprattutto alla luce del completamento della Riforma del sistema sportivo attualmente in fase di approvazione attraverso i decreti attuativi. Lo abbiamo detto da tempo – ha concluso Lembo – e lo auspichiamo con ancora maggior convinzione dopo aver appurato l’attenzione del Governo e delle Istituzioni sportive nei nostri confronti fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19”.
“Il cosiddetto Piano Colao – ha dichiarato Rossini nel suo intervento conclusivo – prevede essenzialmente solo due proposte in materia strettamente sportiva condivisibili, del resto, in materia di dote educativa da garantire ai minori in condizione di grave disagio economico esclusi, o ai margini, delle reti educative e di welfare e la promozione dello sport femminile anche attraverso incentivi alle sponsorizzazioni e l’introduzione del professionismo nello sport anche per le donne. Ripartono i campionati, riaprono gli impianti sportivi, apriamo insieme quella grande palestra di idee che gli italiani chiedono non solo alle istituzioni, alla politica e all’economia ma anche a noi formazioni sociali”.