Un nuovo studio dell’Ilo mette in luce le gravi carenze, in termini di protezione sociale, che riguardano i lavoratori domestici di tutto il mondo. In pratica, secondo questa indagine, il 90% dei lavoratori impiegati nel settore domestico non ha accesso a nessuna copertura previdenziale.
Un dato che interessa principalmente le donne – l’80% di tutti i lavoratori domestici a livello mondiale – condannate spesso a ritrovarsi, per esempio, senza pensione o prive di un adeguato sostegno al reddito.
Questo problema, particolarmente diffuso in aree come l’Asia e l’America Latina, investe pur tuttavia anche l’Italia dove circa il 60% dei lavoratori domestici non è iscritto ad alcun sistema di sicurezza sociale.
L’estensione di politiche di protezione sociale a beneficio dei lavoratori domestici, la cui attività continua a non essere percepita come un vero e proprio lavoro, è, secondo l’economista dell’Ilo Fabio Valverde-Durand, un elemento chiave per combattere la povertà, affermare i diritti di questa categoria e promuovere la parità di genere.
In questo senso la copertura obbligatoria – e non già volontaria – costituirebbe un primo passo verso il miglioramento delle condizioni di vita di milioni di cittadini.