Appello della CNESC al Governo e al Parlamento
In occasione del confronto, pacato e costruttivo, che il Ministro Spadafora ha avuto con i componenti della Consulta Nazionale del Servizio Civile, sono state fornite le informazioni utili a capire le possibilità di attuazione della nuova Programmazione Triennale del Servizio Civile Universale, a cominciare dalle risorse economiche disponibili.
Al momento, oltre ai residui dell’esercizio 2019, sono previsti (nella Legge di Bilancio all’esame del parlamento) 139 milioni di euro che permetteranno l’anno prossimo a circa 20.000 giovani di svolgere il servizio civile. Ancora una volta, come in passato, le sorti del Servizio Civile Universale dipendono dall’affannosa ricerca di fondi aggiuntivi in corso d’anno. È per questo che il Ministro Spadafora ha posto come obiettivo prioritario del suo mandato, condiviso da tutta la Consulta, la stabilizzazione di un contingente ordinario minimo annuo, con l’impegno, già in sede di assestamento del bilancio 2020, a fare i necessari passi normativi. In attesa di questa prospettiva, non semplice e già tentata in passato da altri governi, il Ministro ha annunciato la disponibilità, per il 2020, di ulteriori 56 milioni nell’ambito del Programma “Garanzia Giovani”, che ha però il limite di attivarsi solo in alcune regioni e non su tutto il territorio nazionale o per l’estero.
Il disegno di legge governativo che destina al bando 2019 ulteriori 70 milioni, approvato dal Governo Conte a fine luglio, dovrebbe essere esaminato dal Parlamento nei primi mesi del 2020 e quindi, se approvato, consentirà il finanziamento di circa 13.000 posti che molto probabilmente saranno impiegati per il bando 2020. Di fronte a questa realtà, facciamo appello al Presidente del Consiglio, al Governo e al Parlamento perché non si taglino le gambe al Servizio Civile Universale e non si dia un’altra sberla ai giovani, dopo tanti discorsi sulla loro centralità per il futuro del Paese.
La CNESC – Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile raggruppa alcuni dei principali Enti accreditati con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile. Le sue sedi sono presenti in 3.557 Comuni, 108 province e 101 Stati esteri. Rappresenta 7.171 organizzazioni senza scopo di lucro e 247 Enti pubblici, con 17.859 sedi di attuazione. Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, Associaz. Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cesc Project, Cnca, Commissione sinodale per la diaconia, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong. P.S.D.P. Ist. don Calabria, Federazione SCS/CNOS Salesiani per il sociale, Federsolidarietà/CCI, Focsiv, Inac, Legacoop, MCL – Movimento Cristiano Lavoratori, Shalom, Telefono Azzurro, Uildm, Unitalsi, Unicef, Unpli, Vides Italia