Le ACLI si uniscono alle dichiarazioni del Forum del Terzo settore e di Vita sulle deludenti sorprese per il mondo del Terzo settore nella legge di bilancio.
Il freno alle spese per le proprie attività posto dall’assurdo comma 112 – proprio mentre difficoltà economiche e disagio sociale aumentano le richieste di sostegno delle persone e delle famiglie -, fondi sociali frammentati e indeboliti, lotta alla povertà educativa azzerata, risorse insufficienti per il 5 per mille.
Inoltre ci auguriamo che si mantengano gli impegni sulla proroga di un anno dell’esclusione Iva alle associazioni e che a gennaio si riprenda il confronto con il Sottosegretario Leo sulla soluzione avanzata con il Forum.
Non riconoscere il valore della spesa sociale e il ruolo fondamentale svolto dal Terzo Settore significa ignorare un investimento strategico per costruire una società meno frammentata, più inclusiva e capace di affrontare le sfide del futuro.