Come Acli Colf esprimiamo un forte dissenso nei confronti dell’ipotesi dell’attuale Governo che vorrebbe trasformare i datori di lavoro in sostituti d’imposta – così in una nota la Segretaria nazionale delle ACLI Colf, Giamaica Puntillo – Riconosciamo e sosteniamo l’impegno a contrastare il fenomeno del lavoro nero, piaga purtroppo largamente diffusa nel settore domestico. Ciononostante, il rischio è che le famiglie, impossibilitate ad affrontare un aggravio di spesa, ricorrano ancora di più al lavoro nero, non regolarizzando il lavoratore domestico. Al contrario in un’ottica di promozione della legalità, riteniamo che possa essere invece più utile prevedere meccanismi di sostegno al reddito, come l’intera detraibilità del costo del lavoro di cura. In questo modo si scongiurerebbe la pratica di dichiarare un numero di ore di lavoro più basso per pagare meno tasse, consentendo ai lavoratori domestici di vedersi riconosciuto l’orario effettivamente osservato ed i relativi contributi”.