Lunedì 5 dicembre 2016

Parola del giorno: Is 35,1-10; Sal 84; Lc 5,17-26

 

IL SANTO DEL GIORNO

 

Beato Narciso Putz, sacerdote e martire (1877-1942). Narciso Putz nacque in Polonia a Sierakow il 28 ottobre 1877. Durante l’occupazione della Polonia cadde vittima del nazisti. Per la sua perseveranza nella fede fu messo in carcere nel campo di concentramento tedesco di Dachau, dove morì tra atroci supplizi il 5 dicembre 1942. Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 ne decretò la beatificazione insieme ad altre 107 vittime della medesima persecuzione. 

 

LETTURE

 

Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: “Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi”. Isaia 35,3-4

 

Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: “Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati”. Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: “Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?”. Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: “Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico – : àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua”. Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Luca 5,18-25 

 

Per trovarsi nel punto di incontro fra cristianesimo e la città, bisogna anzitutto sentirsi concittadini, nella città dell’uomo. Si tratta di sentire lo spazio e il tempo del mondo come spazio e tempo nostro, a pieno titolo. Un cristiano non è un sopravvissuto, nel mondo che cambia (sempre cambia il mondo), in transito da un mondo che era il suo e ora non lo è più. Al quale vorrebbe ritornare, ma non può. Mons. Pierangelo Sequeri  

 

BENEDIZIONE DELLA MENSA 

 

Signore, ti ringraziamo perché ci chiami a godere di quanto hai creato. Benedici il nostro pasto e donaci di sentirti insieme a noi, ora e sempre. Amen. 

 

 

Leggi il libretto: Verso il Natale. La veglia e l’attesa