L’8 e il 9 novembre si è tenuto a Bruxelles / Charleroi l’incontro internazionale di studi “Più Europa: più sociale, più verde, più giusta. L’Europa dei lavoratori e dei giovani in mobilità”, organizzato dalla Federazione delle ACLI Internazionali, in collaborazione con EZA (Europäische Zentrum für Arbeitnehmerfragen), la piattaforma che raccoglie 70 organizzazioni europee e sostiene il dialogo e la ricerca sociale.
Il seminario è iniziato con la visita al museo Bois du Cazier di Marcinelle, aperta dal curatore Alain Fortis. Le Acli nel mondo sono volute tornare nel luogo simbolo dell’emigrazione italiana. “La nostra storia è qua e abbiamo voluto dedicare il nostro seminario a chi prima di noi ha dato voce ai minatori, ai lavoratori che hanno letteralmente costruito l’Europa e hanno pagato con la loro vita il lavoro”, ha detto il Presidente delle Acli italiane e della Federazione delle Acli internazionali Emiliano Manfredonia.
La seconda sessione dell’incontro si è svolta al Circolo di Monceau sur Sambre a Charleroi, durante la quale è stato approfondito il tema della migrazione italiana in Belgio tra storia e presente. Dopo l’accoglienza del vicepresidente delle Acli del Belgio e Presidente delle Acli di Charleroi Pietro Dalle Molle e di Piergiorgio Sciacqua, Copresidente della Rete Eza, ha preso la parola il Console Generale Italiano a Charleroi per un saluto istituzionale. La giornalista Anna Maria Franciosi ha animato la prima parte della serata con un intervento sul recupero della memoria e sul ruolo delle Acli in quel preciso momento storico, partendo dalle testimonianze dei minatori raccolte nel libro “… per un sacco di carbone”, pubblicato dalle Acli Belgio nel 2016. La storica Anne Morelli, invece, ha evidenziato le difficoltà riscontrate nel percorso di integrazione della nostra migrazione nel ‘900.
La giornata del 9 novembre è stata dedicata al futuro dell’Europa. Simone Romagnoli, coordinatore dei Giovani delle Acli, ha raccontato “Percorso Europa”, un progetto che ha fatto tappa in molte città europee e che ha prodotto, grazie al lavoro di tanti ragazzi, una serie di proposte per una Europa più giusta e più sociale. Luc Van der Brande, Presidente della Rete Eza, già Ministro del Lavoro in Belgio e il presidente della Acli italiane e della Federazione delle Acli Internazionali, Emiliano Manfredonia, si sono confrontati sull’importanza di un’Europa che si costruisce passo per passo, ma che deve avere obiettivi chiari: costruttrice di pace e riferimento per tutto il mondo per le politiche di salvaguardia ambientale del pianeta.
Nell’ultima sessione del seminario, le Acli hanno vistato il Parlamento Europeo, accolte dall’On. Pietro Bartolo, Vicepresidente della commissione del Parlamento Europeo che si occupa di migrazione e diritti umani. Una conclusione ricca di emozioni, in cui Pietro Bartolo ha raccontato i suoi incontri con i migranti che raggiungono le coste di Lampedusa.