Il ricordo dell’omicidio di Peppino Impastato – e del lungo tempo che ci volle perché venisse riconosciuto come tale – è uno stimolo a ricordare quale sia stato il peso dell’ipoteca mafiosa su ampie zone del nostro Paese, e del coraggio che richiese a chi volle opporsi ad essa.
Un coraggio che spesso venne accompagnato dall’isolamento, dalla diffamazione e a volte dalla morte, poiché i poteri criminali non amano chi si oppone a loro.
La memoria di questo giovane coraggioso serve a ricordarci che è sempre necessario fare quello che è giusto e che i violenti e gli oppressori non possono avere l’ultima parola.