“In questi scatti abbiamo voluto rappresentare i volti di tutti, perché è nel dna delle Acli dare voce e spazio ad ogni persona”. Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale delle Acli, ha inaugurato oggi, giornata internazionale degli archivi, la mostra permanente “La voce delle immagini. ACLI tra storia e futuro” nella sede nazionale delle Acli di Roma.
Fotografie e immagini che raccontano quasi 80 anni di storia delle Acli e della società italiana. “Questo è un primo inizio: il nostro obiettivo è quello di valorizzare ancora di più il nostro archivio storico: al suo interno sono conservate le nostre radici, che devono essere forti se vogliamo che il nostro albero porti frutto”, ha continuato Manfredonia.
All’inaugurazione è intervenuto Alberto Scarpitti, responsabile dell’archivio nazionale delle Acli e curatore della mostra: “Vogliamo mettere in dialogo il passato con il presente per proiettarci nel futuro. Il nostro archivio è consultabile in tutte le sue parti e contiene: 1192 faldoni, tutti i periodici e le riviste pubblicate dalle Acli nel corso della sua storia, 9.000 articoli, 13.500 volumi catalogati, 12.000 fotografie, 600 filmati”.
Erica Mastrociani, responsabile Ufficio Studio e Cultura delle Acli e curatrice della mostra, ha spiegato: “Con questa iniziativa raccontiamo non solo la vita della nostra organizzazione, ma anche le storie delle persone e la loro quotidianità. Nel primo pannello sono rappresentate le porte di due circoli perché entrare nelle Acli significa entrare in dei luoghi reali. Le Acli sono nate per ridare dignità alla vita dopo la vergogna della guerra. La nostra è una indignazione sana, che ci porta all’impegno sociale”.
A ricordare l’importanza della memoria storica è stato Christian Uva, professore ordinario presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre: “Gli archivi non sono sinonimo di staticità e conservazione. Queste immagini danno un volto a categorie di persone non sempre rappresentate dai media e restituiscono vita: dal pullman colorato che pubblicizza lo Statuto dei lavoratori, alla fiumana di persone in marcia per la pace, agli istanti rubati alle attività di formazione. Le Acli da sempre si fanno carico di una responsabilità: quella di contribuire a promuovere una maturazione civile e morale della società”.