“Le recenti polemiche emerse tra associazioni datoriali e sindacati sull’aggiornamento del contratto nazionale del lavoro domestico, che rischierebbe di mettere in difficoltà numerose famiglie, dimostra ancora una volta quanto il settore domestico e di cura meriti una attenzione maggiore e non solo interventi spot”. Così in una nota le Acli Colf, le quali sottolineano come in questa vicenda siano contrapposte due fragilità: da un lato i nuclei familiari, dall’altra le persone impiegate nel comparto dell’assistenza. “Gli aumenti previsti, che potrebbero scattare fra qualche giorno, rappresenterebbero una stangata per le famiglie, costringendole a optare per l’assunzione in nero. Per questo occorrono misure in grado di tutelare entrambe le parti, come ad esempio la deducibilità delle spese per colf e badanti o la diluzione dell’aumento. Le Acli Colf auspicano allora un confronto costruttivo tra associazioni datoriali e sindacati dei lavoratori, che porti ad una soluzione condivisa”, ha concluso Giamaica Puntillo, Segretaria Nazionale delle Acli Colf.