Un modello di civiltà e di rinascita; è questa l’immagine che, secondo la presidente della Camera, Laura Boldrini, meglio descrive la periferia milanese. “Non più soltanto simbolo di periferia degradata – ha dichiarato – resta un luogo difficile ma è anche un luogo di riscatto e di cittadinanza attiva”.
Accompagnata dal sindaco Beppe Sala, la Boldrini ha visitato oggi l’hinterland milanese e, in particolare, Quarto Oggiaro dove l’attivismo dei cittadini, insieme alle realtà associative locali, ha dato vita a diverse esperienze significative per il recupero sociale del territorio.
Una delle tappe è stata, infatti, lo Spazio Agorà, un progetto, promosso dalle Acli Milanesi, in collaborazione con Save the Children e il Comune di Milano, nato nel 2010 per aggregare e coinvolgere, per sperimentare servizi innovativi che trovino nella comunità il luogo di emersione, progettazione e azione.
Sempre a Quarto Oggiaro, un vecchio parcheggio abbandonato, un gruppo di cittadini che si sono trasformati in ortisti urbani e una campagna di crowfunding sono stati gli elementi che hanno dato vita ad un altro programma di riqualifica del territorio: “PomodOrti Urbani”.
Per poter realizzare il progetto, le Acli Milanesi, che ne hanno coordinato le fasi, hanno avviato una campagna di raccolta fondi con la quale, in 50 giorni, si è raggiunta la somma di 20.000 €.
Una cifra utile al recupero dell’area in stato di incuria e abbandono, ad attrezzare lo spazio per i più piccoli e per i più grandi con un parco giochi e una zona pic-nic, ad abbattere le barriere architettoniche presenti, realizzare attività, incontri e laboratori rivolti a bambini e ragazzi sui temi degli stili di vita sostenibili, laboratori di cucina popolare per adulti e creare un sito web dedicato.
La condivisione, l’inclusione e la partecipazione sono le basi del progetto che, secondo quanto indicato dai promotori, ha l’obiettivo di “riscoprire la bellezza di coltivare direttamente prodotti sani e genuini, dove poter organizzare una festa che sia in città avendo la sensazione di essere in campagna”
Una realtà, quella degli orti urbani, che si sta diffondendo sempre di più in Italia, spesso su iniziativa delle associazioni dei residenti dei quartieri, e che risponde alla crescente esigenza di genuinità del cibo, di uno stile di vita sostenibile e di uno spazio di condivisione.
I cittadini si riscoprono protagonisti attivi di un percorso di crescita e riqualificazione della propria area abitativa e, attraverso la bonifica di un luogo abbandonato e a una progettualità condivisa, creano nuove occasioni di crescita e aggregazione, all’insegna della collaborazione e dello scambio di buone prassi di sostenibilità e di economia solidale.
Un modello da esportare, come lo ha definito la Boldrini che, a conclusione della visita, ha invitato i volontari e gli abitanti di questi quartieri a raccontare, anche nei palazzi delle istituzioni a Roma, quello che fanno e come lo fanno, affinché le periferie italiane possano finalmente sentirsi al centro della propria rigenerazione.