Per il terzo anno consecutivo, a Frabosa Soprana, in provincia di Cuneo, 63 minori ucraini, dai 12 ai 17 anni, provenienti da Kharkiv, Kramatorsk e Zaporizhzhia, hanno potuto vivere due settimane di serenità e normalità, lontani da un contesto di guerra e distruzione. I ragazzi, accompagnati da 12 educatori, hanno partecipato ad un programma ricco di attività, organizzato grazie all’impegno dei volontari delle Acli: gite, serate di musica e canto, laboratori creativi e momenti di semplice condivisione con i loro coetanei italiani. L’iniziativa, coordinata dalla Caritas Italiana, si inserisce nell’ambito del progetto “È più bello insieme”, che prevede di accogliere questa estate complessivamente 670 minori ucraini in varie diocesi italiane.
Il cuore pulsante di questi giorni di festa è rappresentato dai 35 volontari provenienti dalle Acli Milano e dai circoli di Cernusco sul Naviglio, Corsico, Gallaratese, Novate, Paderno Dugnano, dalle Acli di Treviso, Cantù, dai Giovani delle Acli, dal Coordinamento Donne delle Acli di Cuneo e dai circoli della zona di Fossato. I volontari, che includono giovani e adulti, si sono occupati di tutte le necessità del campo, dalla cucina alla logistica, fino all’animazione, ma con l’andare del tempo è via via cresciuta la condivisione con adulti e ragazzi ucraini che, come ormai tradizione, per l’ultima sera hanno preparato una cena tradizionale ucraina per tutti. Alla fine di questa esperienza, i ragazzi ucraini sono tornati nel loro Paese, portando con sé i ricordi e i legami costruiti in Italia. Una parentesi di pace in cui avranno riscoperto la gioia di essere adolescenti, nonostante tutto.
Le Acli continuano a sostenere iniziative come questa, convinte che ogni gesto di accoglienza è un seme di speranza per in futuro. Nel salutarsi, l’augurio che presto l’esperienza si possa ripetere, ma con ragazzi italiani ed ucraini assieme, in una Ucraina finalmente libera ed in pace.