“L’esposizione del Crocifisso è coerente se l’accoglienza dei sofferenti e dei tanti ‘crocifissi’ assumesse una dimensione reale”. Dichiara il Presidente Rossini richiamando il dibattito divampato sui social sulla proposta di legge leghista che renderebbe obbligatori i crocifissi nelle scuole e nei luoghi pubblici. Dibattito a cui ha fatto seguito il tweet lanciato da Antonio Spadaro, direttore della rivista La Civiltà Cattolica: usare il #crocifisso come un #BigJim qualunque è blasfemo.
“Papa Francesco – riprende Rossini – ci invita a volgere il nostro sguardo al crocifisso non come a un oggetto ornamentale o a un accessorio di abbigliamento a volte anche fin troppo abusato – ma come segno religioso da contemplare e comprendere. Nell’immagine di Gesù crocifisso si svela il mistero della morte del Figlio come supremo atto di amore infinito, fonte di vita e di salvezza per l’umanità di tutti i tempi, sostegno dei bisognosi e sofferenti. Nelle sue piaghe siamo stati guariti” conclude il Presidente nazionale delle Acli.