Il 7 ottobre le Acli scenderanno in piazza a Roma per rilanciare la nostra Costituzione come “via maestra” di unità sociale e civile e per affermare che solo rispettando i principi iscritti nella nostra Carta Costituzionale si può aspirare ad un modello di democrazia compiuta. Insieme alla CGIL e a più di cento associazioni e organizzazioni della società civile, le Acli manifesteranno per chiedere pace, lavoro e dignità.
A preoccupare sono in particolare le condizioni e la tenuta del welfare e delle politiche della salute, l’assenza di risposte sul lavoro povero e “dispari”, l’emergenza educativa, la mancanza di politiche strutturali e di prevenzione soprattutto sull’ambiente e sul territorio e, non ultimo, i ritardi nel sostegno verso le popolazioni dell’Emilia Romagna.
Le scelte del Governo sembrano andare nella direzione di ridurre i sostegni a chi è più debole, come avvenuto con l’abolizione del reddito di cittadinanza o come avviene con il reiterato attacco a chi soccorre vite umane nel nostro mare.
A ciò si accompagna un’assenza di visione d’insieme e di unità del Paese, evidente nella proposta di Autonomia Differenziata che, se approvata in quella forma, creerebbe solchi tra regione e regione. La solidarietà nazionale non si difende con l’avvento di un premierato, ma al contrario con una riforma dei partiti e del loro funzionamento democratico e con meccanismi elettorali che ridiano potere agli elettori.
Sarà anche l’occasione per ricordare che l’Italia ripudia la guerra e che il nostro Governo e l’Europa stanno facendo troppo poco per avviare serie iniziative di Pace.
L’appuntamento è per sabato 7 ottobre, alle 12:00, nei pressi di Piazza Esedra (Stazione Termini), per arrivare alle 13.30 in piazza San Giovanni. Le Acli invitano tutti a partecipare a questo importante appuntamento per difendere la Costituzione e il diritto ad un lavoro dignitoso.
In allegato l’appello integrale alla manifestazione.