Il mondo d’improvviso si è fermato, è divenuto strano, ovattato e confuso, incerto e oscuro, e tutto ci appare diverso come non mai. Una pandemia che minaccia l’umanità è arrivata sorprendendo e sconvolgendo le vite di tutti.
Il virus sta infettando e uccidendo migliaia di persone in tutto il mondo, fratelli sorelle e soprattutto nonni, ricchezza e storia di ogni famiglia. La disperazione e la profonda tristezza per le persone che stanno morendo in solitudine è un dolore infinito e mai come ora siamo tutti uguali senza alcuna distinzione né discriminazione.
Ogni giorno nella preghiera e nelle parole del Papa trovo il conforto e la forza di reagire a questa enorme tragedia; prego e chiedo l’aiuto di Dio per tutte le anime fragili, per chi non ha lavoro, né cibo, né risorse e senza alcuna prospettiva futura, per chi è morto solo senza la carezza di un familiare, per i medici che lavorano nella disperazione, per chi ha perso la speranza e perché la gente si unisca in un’unica grande voce di fraternità.
Lo spirito di tutti noi in questo momento deve essere forte per incoraggiare ed aiutare le persone che hanno perso fiducia, impaurite e disorientate.
È tempo di fare tutti un passo indietro per essere migliori di come lo siamo stati finora, per ritrovare il senso della vita, i valori di ogni essere umano non sono meno importanti di tutte le cose inutili a cui potremmo rinunciare.
Dobbiamo con cuore fare sempre qualcosa per gli altri, incondizionatamente, e riscoprire di essere umani e come tali agire, amare, confortare, aiutare, condividere e credere! Spero in un mondo migliore, meno frenetico ed isterico, senza odio, egoismo, malafede, cattiveria, opportunismo e indifferenza.
Dio ci ascolta sempre, confortandoci nelle sofferenze e difficoltà, abbracciandoci tutti. La vita passata in silenziosa sofferenza per ragioni di salute mi ha reso introspettiva ed empatica, e mettendoli insieme, i tasselli della mia vita appaiono come un grande puzzle di Fede, un cammino di costante sacrificio e speranza, sofferente ma luminoso.
La spiritualità coltivata in silenzio negli anni come in un piccolo orticello è un giardino di fiori profumati e di buoni frutti. La dimora dell’anima colma di speranza e amore, lo stesso amore che vedo nella spensieratezza di mio figlio, che non si separa mai dal suo skateboard e mi regala sempre un sorriso e un abbraccio, l’unico affetto vicino in tutti questi mesi e in lui trovo la forza di reagire e di avere coraggio.
Mai come ora l’ambiente ci ha evidenziato gli scempi e le scelte sconsiderate fatte nel tempo, che non hanno protetto il pianeta ma solo i propri meschini ed egoisti interessi personali. É solo vivendo in simbiosi con il Creato che troveremo la strada giusta per tutti, nel comportamento di tutte le genti si determinerà un futuro equo, solidale e consapevole.
Dal balcone vedo le piante rifiorire e sono sbocciate le rose che tanto aspettavo di vedere e sentirne il profumo, il conforto che cercavo. L’incanto della natura che dà sempre tanta emozione a chi la sa guardare e si sente parte di essa.
Abbiamo il dovere di preservare l’ambiente in cui viviamo per il proseguo della vita perché senza il Creato la specie umana non potrebbe mai sopravvivere né esistere. Dio ci ha donato un pianeta meraviglioso di cui dobbiamo essere grati, fonte della nostra vita da sempre.
Spero che la gente possa riflettere sulla propria esistenza, sulle priorità della vita e dell’ambiente in cui viviamo, con consapevolezza, e se temiamo il futuro permettiamo al cuore di Dio di illuminare il nostro cammino con la Fede e l’umiltà.