La tessera del 1986 è dell’ultimo anno della lunga presidenza di Domenico Rosati e traduce in immagini e parole il messaggio del XVI Congresso Nazionale (I lavoratori cristiani per la pace, il lavoro e la democrazia), svoltosi a Roma nel gennaio dell’anno precedente.
Di fronte alla deriva della “politica ridotta a gioco di immagini e pratica di potere”, gli uomini e le donne delle ACLI pedalano insieme, assumendo queste tre “condizioni” come unici parametri in base ai quali giudicare e scegliere le soluzioni da adottare: Se favoriscono la pace, Se creano lavoro, Se sviluppano democrazia.
Le tessere successive riguardano gli anni a cavallo dei due decenni, in cui si consumano gli eventi epocali della caduta del muro di Berlino, della dissoluzione dell’Unione Sovietica e, nel nostro Paese, della crisi irreversibile dei partiti che avevano governato le dinamiche dell’Italia repubblicana.
Per ben quattro volte nelle tessere, tutte con una grafica più colorata e creativa, compare la parola solidarietà. Solidarietà tra i lavoratori, messi a dura prova dalle politiche rigoriste, tra le generazioni e anche tra i popoli.
Al tema della solidarietà rinviano anche il XVII Congresso Nazionale (Milano, 30-1/2-2/1988) Solidarietà per una nuova speranza civile, e il XVIII Congresso Nazionale (Roma, 4-8/12/1991) Sviluppare la solidarietà, riformare le istituzioni nell’Europa dei cittadini.
La tessera del 1993, con il volto di una persona sorridente e la scritta La politica dalla parte della gente, si propone di comunicare il sostegno delle ACLI alle riforme elettorali in senso maggioritario.
La tessera del 1994 nella scritta Insieme per il futuro rinvia al XIX Congresso Nazionale (Chianciano, 8-11/12/1993) che, con il titolo suggestivo È già domani. Con le Acli organizziamo la solidarietà, prospetta una rifondazione delle ACLI per renderle un’autorevole “associazione della società civile, protagonista del terzo sistema”. L’immagine è ricca di significati: persone di tutte le generazioni, con una perfetta parità di genere, che attraversano il ponte verso il futuro, con sullo sfondo la colomba e l’arcobaleno, che secondo il suggestivo racconto della Genesi costituirono i “segni” della riconciliazione di Dio con gli uomini e con la natura. Con il conseguente chiaro messaggio che il futuro si può costruire solo con la solidarietà tra le generazioni e tra gli uomini tutti e la natura.
La tessera del 1995 molto sobria con la semplice scritta, Acli in buona fede e il numero cinquanta che campeggia al centro, rinvia alla ricorrenza del 50° anniversario della nascita, con l’evidente, pur non espresso, orgoglio che esse, a differenza dei partiti storici ormai estinti e di altre grandi associazioni fortemente ridimensionate, hanno conservato presenza organizzata e influenza nella società italiana.
La tessera del 1996, con l’immagine stilizzata della basilica e della piazza San Pietro riempita dal popolo aclista in festa, ricorda la grande visita a Giovanni Paolo II il 1° maggio dell’anno precedente, nella ricorrenza dei 50 anni dalla fondazione. In quarta di copertina un passo del nuovo patto associativo, con evidenti assonanze con il messaggio contenuto nella lettera apostolica, Tertio Millennio Adveniente pubblicata da Giovanni Paolo II nel 1994.
Il Patto associativo delle ACLI è approvato nel XX Congresso Nazionale (Napoli, 28-31/3/1996). Congresso che presenta le ACLI come “un movimento della laicità cristiana matura”, come “movimento del lavoro e della cittadinanza solidale” e come “soggetto consistente del terzo settore e dell’economia solidale”.
Anche la tessera del 1997 con la scritta, Per fare nuove le Acli, fa riferimento alla proposta della riforma-rifondazione delle ACLI avanzata nel Congresso di Napoli, con nuovi rapporti tra vertice e base e la valorizzazione della specificità delle diverse realtà associative che le compongono.
La tessera del 1998, il primo anno della nuova presidenza di Luigi Bobba, con la scritta Per un’Europa del lavoro, rinvia al nuovo forte interesse per l’Unione Europea, che viene suggellato dal XXI Congresso Nazionale (Osare il futuro nella nuova Europa), che si tiene simbolicamente a Bruxelles nel 2000, con la partecipazione di Romano Prodi, presidente della Commissione UE.
Le ultime due tessere sono molto simili: recano entrambe la scritta, La Parola, l’Azione, il Servizio e immagini agresti di prati. Quella del 2000, in particolare, essendo l’ultima del decennio, del secolo e del millennio, è intitolata Le Acli del Giubileo e, segno dei tempi, per la prima volta riporta anche l’indirizzo informatico www.acli.it.
A cura dell’Archivio Storico Acli Nazionali
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