Le tessere delle ACLI della seconda metà degli anni Settanta riguardano il periodo delle prime due presidenze di Domenico Rosati, eletto il 30 maggio del 1976 dal Consiglio Nazionale in sostituzione del dimissionario Marino Carboni e rieletto al XIV Congresso Nazionale (Bologna, 15-18/6/1978).
Da un punto di vista dell’immagine si comincia a sperimentare la scomposizione grafica degli spazi, per esempio con la scansione ripetuta e sovrapposta del simbolo nella tessera del 1976.
Il motto Da cristiani nel movimento operaio della tessera del 1978, indica la scelta, maturata dalle ACLI nella stagione dei grandi movimenti sociali, di essere partecipi delle lotte operaie e sindacali. Allo stesso tempo si vuole mandare un messaggio pubblico alla gerarchia e alla comunità ecclesiale di volere mantenere e rafforzare la propria identità profonda e testimonianza forte di cristiani.
Lo slogan Solidarietà per un nuovo sviluppo che compare nelle tessere del 1979, 1980 e 1981 è la rivendicazione convinta dell’essere il movimento aclista nel suo insieme e nella sua storia, interprete autorevole e originale del solidarismo cristiano, ma anche un indiretto rinvio all’esperienza della solidarietà nazionale, con l’incontro della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano, drammaticamente interrotta dal sequestro e dall’assassinio di Aldo Moro da parte della Brigate Rosse, nel marzo del 1978. In termini più diretti, invece, il riferimento è al XIV Congresso Nazionale di Bologna del 1978, il cui titolo recita: Dalla crisi un impegno di solidarietà nel movimento operaio per la ripresa del Paese verso una nuova qualità dello sviluppo.
Le tessere degli anni Ottanta, nelle quali la consolidata e riconfermata presidenza di Rosati ha ricondotto le divisioni interne a dialoganti dinamiche tra sensibilità differenti, graficamente sono diventate anche più vivaci e colorate.
Quella del 1982 riproduce interamente la scritta programmatica, indubbiamente profetica, del XV Congresso Nazionale, tenutosi a Bari nel dicembre del 1981: La proposta delle Acli. Un movimento della società civile per la riforma della politica.
In questo anno la graficizzazione diventa preponderante, il senso della “rete” è dato dal connubio tra l’impatto del colore e l’essenzialità delle linee.
Nei primi anni Ottanta il tema della pace, da sempre nel Dna delle ACLI, acquista un ruolo fondamentale. Nella Dichiarazione di Pace, pubblicata nel 1982, le ACLI affermano: “Noi vogliamo la pace come valore unificante per tutte le persone. La pace come ambiente in cui si risolvono i conflitti con la volontà della gente”.
La tessera del 1983 ricorda che, insieme alla società civile, costruire la pace si può.
Nel decennio preso in considerazione sul retro delle tessere viene costantemente ricordata l’apertura delle ACLI ai problemi dei lavoratori di tutto il mondo, con l’adesione alla CMT (Confederazione Mondiale del Lavoro) e l’orgoglioso elenco dei servizi sociali offerti dall’associazione in diversi campi: il Patronato, l’Enaip, l’Enars e la Cooperazione.
La tessera del quarantennale della nascita del 1985 ricorda semplicemente quale sia la funzione principale delle ACLI: Quarant’anni di lavoro per il lavoro.