L’azione sociale cristiana. Ieri e oggi del 1956, testo conservato nel nostro Archivio storico, è ora accessibile su web.
Dopo la nascita delle Acli da più parti fu chiesto qualche scritto che servisse di guida ai propagandisti per farle conoscere, e quindi per farle apprezzare, visto che trattandosi di una nuova associazione, nata dopo la caduta del fascismo, molti non ne avevano alcuna nozione, neppure lontana e superficiale.
L’opuscolo – che proponiamo nella sua quinta edizione aggiornata – intese corrispondere a tale richiesta. Si tratta di ampi schemi il cui intento era di dare qualche idea non solo a coloro che si assumevano il nobile compito della propaganda, ma anche a lettori che desideravano fare la conoscenza delle Acli, che in quel periodo avevano tanta parte nell’azione sociale dei cattolici.
Nella redazione è stato ritenuto opportuno dare anche qualche cenno sui fondamenti ideali e sui precedenti storici di questa azione, per farla meglio comprendere «nella sua incorrotta e incorruttibile sostanza cristiana», e perché «il passato illuminerà il presente».
Monsignor Luigi Civardi, autore dell’opuscolo, chiarisce nella prefazione «le nostre Acli non sono nate all’improvviso e all’impensata, come una pianta esotica sbocciata da un seme lasciato cadere in terra da un uccello in volo. Esse hanno le loro radici nel sottosuolo fecondo della tradizione cristiana»
Una nota di carattere metodologico accompagna il volumetto: le prime tre lezioni, di carattere storico, potevano essere tenute anche separatamente, a scopo di formazione sociale, e servivano a correggere errori o riempire lacune nelle menti di molti. Di quanti ad esempio credevano che l’organizzazione professionale fosse una specialità dei tempi moderni dovuta all’iniziativa del socialismo o che Karl Marx sia stato il primo per non dire unico difensore dei diritti del lavoro contro i soprusi del capitale