Siamo donne e uomini che continuano a credere, ad impegnarsi e a pregare per la pace. Le nostre coscienze sono scosse dai drammatici eventi di guerra che stanno vivendo ancora una volta Israele e Palestina.
Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari delle vittime di questa nuova ondata di inaccettabili violenze, che aggrava l’emergenza umanitaria nel tragico contesto israelo-palestinese e condanniamo fermamente l’azione violenta di Hamas compiuta in questi giorni e ogni forma di violenza e guerra.
Senza uno sforzo concreto perché i diritti di tutti vengano finalmente riconosciuti e rispettati non solo non potrà esserci pace, ma attacchi e massacri avranno inevitabilmente dimensioni sempre più feroci.
Chiediamo quindi al Governo italiano, all’Unione Europea e a tutta la Comunità internazionale di:
- Agire per un immediato cessate il fuoco e per la riapertura di un tavolo di negoziato basato sulle norme e sui principi dei diritti umani e del diritto internazionale.
- Far ripartire immediatamente la macchina della diplomazia, per porre fine alle azioni violente di Hamas e risolvere l’occupazione militare e la colonizzazione israeliana in Palestina, nel pieno rispetto del diritto internazionale.
- Cessare la fornitura di armamenti (armi, munizioni, equipaggiamenti ecc.) a tutte le parti coinvolte nel conflitto israelo-palestinese, laddove sussista un rischio chiaro e preponderante che tali forniture possano essere usate per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario.
- Garantire in tempi rapidissimi e senza restrizioni le operazioni di soccorso della popolazione civile, che come sempre sarà la vera vittima di questa ennesima ondata di violenze
Le Acli aderiscono all’appello Riprendiamo per mano la pace della rete Assisi pace giusta e Rete Pace e Disarmo