Ho saputo che una sentenza del Consiglio di Stato ha dato ragione alle famiglie con disabili riguardo all’Isee e alle indennità da includere nel calcolo. Potreste darmi qualche informazione in più?
In pratica la sentenza di cui si parla, emessa lo scorso dicembre, ma resa pubblica solo nei giorni scorsi, ha stabilito, in risposta al ricorso del Governo contro l’analoga sentenza di un anno fa emessa dal Tar del Lazio, che qualunque trattamento assistenziale, previdenziale o indennitario non soggetto a Irpef, che vada a sostegno di una persona disabile, non debba più essere incluso nel calcolo Isee.
In buona sostanza, secondo i magistrati del Consiglio di Stato, queste somme non vanno in alcun modo assimilate a redditi, e di conseguenza non possono essere considerate come una normale fonte di arricchimento per il nucleo e per il disabile stesso.
Tali indennità – spiega appunto la sentenza – sono accordate a coloro i quali già si trovano in un una situazione di svantaggio, al fine di “ristabilire una parità morale e competitiva. Essi (i trattamenti assistenziali, ndr) non determinano allora una migliore situazione economica del disabile rispetto al non disabile, al più mirano a colmare tal situazione di svantaggio subita da chi richiede la prestazione assistenziale”.
Detto questo, affinché il cambiamento imposto dai giudici sia reso effettivo, bisognerà attendere i chiarimenti ufficiali da parte dell’Inps e i tempi tecnici necessari perché la legge della riforma Isee sia modificata. Quindi per il momento non c’è che da aspettare.
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