In occasione della giornata mondiale del migrante e del rifugiato, celebrata il 27 settembre, Papa Francesco ha deciso di inviare attraverso la Nunziatura Apostolica in Bosnia-Erzegovina un segno concreto di sostegno ai migranti e ai loro accompagnatori.
La distribuzione degli aiuti è affidata alle organizzazioni umanitarie cattoliche presenti sul campo, ovvero Caritas Bosnia, Caritas Italiana, Ipsia Acli e il Centro Arcidiocesano di pastorale giovanile Giovanni Paolo II di Sarajevo.
“Questo gesto di Papa Francesco – commenta Mauro Montalbetti, presidente Ipsia – è per noi anche un segnale commovente di riconoscimento del lavoro che gli operatori e i volontari di Ipsia in Bosnia, coordinati da Silvia Maraone, stanno svolgendo da tanti anni sulla tormentata rotta balcanica insieme alla Caritas italiana, ambrosiana e bosniaca”.
“Nel 2019 – si legge in un comunicato della Nunziatura apostolica di Sarajevo – circa 30.000 migranti sono transitati per la Bosnia, divenuta tappa fondamentale della cosiddetta rotta balcanica, sempre più frequentata dai migranti che dall’oriente tentano di entrare nell’Unione europea”.
Con la donazione di Sua Santità verranno istituiti due servizi: accoglienza, animazione e supporto psicologico nei centri di transito di Ušivak (vicino a Sarajevo) e Sedra (vicino a Bihać), dove al momento sono ospitate numerose famiglie con bambini e minori non accompagnati. Il secondo servizio prevede la fornitura di indumenti, coperte, cibo e articoli sanitari, tra questi anche presidi anti-Covid.