Il 5 giugno hanno preso servizio gli 82 volontari di Servizio Civile Nazionale come Corpi Civili di Pace, per i primi progetti sperimentali approvati sulla base del decreto 7 maggio 2015 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha istituito i Corpi Civili di Pace.
Vista la novità e l’importanza “storica” dell’avvio di questi progetti sperimentali, gli enti con cui i ragazzi partiranno (ACLI, Arci Servizio Civile, AVSI, Caritas Italiana, FOCUS Casa dei Diritti Sociali, FOCSIV, CESC Project, Salesiani per il Sociale ed Università di Bari) hanno deciso di affrontare parte di questa nuova sfida assieme, attraverso la formazione generale comune, che si sta realizzando in questi giorni a Roma e che terminerà il 17 giugno.
A sottolineare la portata storica di questo avvio è stato lo stesso Sottosegretario Luigi Bobba, che oggi ha fatto visita ai ragazzi in formazione, per raccontare brevemente il percorso che ha permesso l’introduzione dei Corpi Civili di Pace nel Servizio Civile Nazionale e per rispondere ai loro dubbi sul futuro di questo programma.
Dello stesso parere Raffaele De Cicco, Direttore dell’Ufficio Nazionale del Servizio Civile che il 6 giugno è intervenuto alla formazione, anche per augurare una buona partenza ai volontari.
Per quanto riguarda le ACLI (attraverso IPSIA) 2 sono i progetti approvati, a titolarità Caritas Italiana, uno in Bosnia-Erzegovina a Bihac ed uno in Kosovo a Mitrovica, per un totale di 4 volontari. In particolare in Kosovo, per IPSIA sarà l’opportunità di sperimentarsi in una zona del Kosovo in cui non ha mai lavorato e con un partner nuovo come Play International.