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Il Movimento Primo Lavoro: “Un’esperienza di solidarietà tra i giovani e con i giovani”

Il Movimento Primo Lavoro – scrive nel 1987 l’allora segretario di Gioventù Aclista Luigi Bobba – non è una nuova associazione, né un ufficio di collocamento parallelo, né un sindacato di disoccupati. È un’esperienza di solidarietà tra i giovani e con i giovani».
Caratteri distintivi dell’esperienza del Movimento sono in primo luogo l’autorganizzazione, perché i giovani devono essere non semplici fruitori ma protagonisti dell’iniziativa.
In secondo luogo deve saper coniugare la solidarietà con la capacità di relazionarsi con istituzioni pubbliche e imprese private, superando la dicotomia tra pubblico e privato e l’atteggiamento di esorcizzazione/sottomissione nei confronti del mercato.
Il “Mopl” ha il suo battesimo a Padova, nel 1983, con il convegno diocesano dal titolo provocatorio: “È la disoccupazione il destino dei giovani?”, promosso dalla Pastorale del lavorodalle ACLI e da Gioventù Aclista.
Il suo primo luogo di sperimentazione è dunque la cintura urbana di Padova, grazie anche alla collaborazione con il Comune e la Cisl.
Ed è sempre a Padova che, in occasione del convegno dal titolo “Organizzare la solidarietà, progettare il futuro” del febbraio 1986, la segreteria nazionale di Gioventù Aclista presenta l’impegnativo e articolato documento Dieci proposte per il lavoro dei giovani.
A livello nazionale, il Movimento Primo Lavoro, dopo solo due anni di vita, è presente in ben 50 province e, seguendo sempre un modello organizzativo flessibile, a livello locale promuove incontri e seminari, attività formative e di orientamento, servizi d‘informazione e imprese cooperative. Costituisce, già nel triennio 1985 – ‘87, una delle iniziative più riuscite all’interno delle ACLI.

A cura dell’Archivio storico delle ACLI

[dt_vc_list style=”2″]” target=”_blank”>ibero, creativo, partecipativo e solidale è il fondamento della cittadinanza repubblicana e da sempre valore di riferimento per le ACLI.
La disoccupazione giovanile in Italia negli ultimi decenni di fine Novecento raggiunge livelli di guardia, per questo Gioventù Aclista negli anni Ottanta è fortemente impegnata, oltre che sul terreno della pace, anche sul tema del lavoro, che storicamente ne ha segnato l’identità sin dalla sua fondazione nel 1947.
Frutto di questo impegno è la fondazione del Movimento Primo Lavoro, “Mopl”, che nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani un punto di riferimento e un momento comunitario per creare solidarietà nella ricerca attiva e nella promozione del lavoro.
Il Mopl attira l’attenzione dei media e incontra simpatie diffuse all’interno dell’associazionismo cattolico della Cisl, dell’Agesci e del vasto universo del volontariato.
Il Movimento Primo Lavoro non si limita a essere una pur lodevole attività di servizio d’incontro tra domanda e offerta di lavoro, ma si afferma come un’originale esperienza associativa che offre ai giovani informazione e formazione, per giocare con coraggio il proprio destino personale e professionale negli anni decisivi della loro vita, che per molti rischiano di essere di attesa vuota e frustrante.
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