“Come si fa allora a diventare operatori di pace? Prima di tutto occorre disarmare il cuore”.
Ancora una volta le parole di Papa Francesco ci mostrano la strada da seguire in questo tempo così difficile. Oggi più che mai la crisi economica, l’aumento della povertà, la disoccupazione, gli effetti della pandemia e la guerra alle porte dell’Europa ci fanno guardare al domani con preoccupazione. Eppure, come il nostro Santo Padre ha sottolineato, dobbiamo ricordarci che non siamo soli:
“Ce lo dimostra la Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria. Possiamo immaginare, quando arrivarono a Betlemme, Giuseppe non sapeva dove andare, bussava a tante porte. Ma nel loro cuore c’era una serenità di fondo, che veniva da Dio e dalla consapevolezza di essere nella sua volontà, di cercarla insieme, nella preghiera e nell’amore reciproco. Che ciascuno di voi abbia fede in Dio e che nelle famiglie ci sia la semplicità di affidarsi al suo aiuto, di pregarlo e di ringraziarlo”.
Auguriamo a tutti per questo Santo Natale di diventare costruttori di pace nella quotidianità della vita, riscoprendo la bellezza della relazione con l’altro e aprendosi a chi, come Giuseppe e Maria, è alla ricerca di un porto sicuro.
Buon Natale da parte di tutta la Presidenza nazionale delle Acli