“Lo sviluppo economico mondiale ha e deve avere come limite l’ambiente in cui l’uomo vive”. Con queste semplici parole si può riassumere quanto il fenomeno Greta in questi mesi ha voluto esprimere attraverso le sue proteste, riuscendo in pochi mesi a raccogliere la moltitudine che oggi si è fatta portatrice di questo semplice ma potente messaggio.
Anche i Giovani delle ACLI partecipano allo sciopero sul clima. Il tema ambientale è “il tema” vero che riguarda noi tutti e che raccoglie intorno a sé tematiche ben più ampie rispetto alla cura della casa comune: il lavoro, le periferie, le grandi migrazioni.
Il 5,6 e 7 dicembre a Milano si terrà l’Agorà dei Giovani delle ACLI il nostro evento nazionale di dibattito che avrà proprio come tema ambiente, lavoro ed azione sociale. Crediamo sia importante far capire che investire tempo, risorse e formazione sulle tematiche ambientali sia un’opportunità davvero per tutti. Partendo dagli indirizzi che ci danno 2 documenti molto importanti come la Laudato Sì e l’Agenda 2030 dell’Onu esploreremo le opportunità di lavoro e di impresa che offrono la green economy e l’economia circolare, analizzeremo qual è la percezione che hanno le persone in fatto di ambiente ed interrogheremo la politica su quali azioni concrete verranno messe in agenda.
Il fenomeno Greta
Greta Thunberg è diventato il simbolo di questa battaglia per sensibilizzare governi, multinazionali e cittadini a trovare delle soluzioni per politiche ambientali che fronteggino il surriscaldamento globale.
Greta ormai la conosciamo tutti, è una ragazzina di 16 anni che è entrata sicuramente in un qualcosa molto più grande di lei ed è un simbolo che porta un messaggio riconosciuto e condiviso da milioni di persone del mondo. Il messaggio è molto chiaro e dice “Facciamo qualcosa subito, per il futuro nostro e delle generazioni che verranno”.
Quando un fenomeno come quello di Greta e del Friday for future hanno una rilevanza così imponente è importante che si lavori per evitare che diventi solo una moda e che dopo poco tempo, come tutte le mode, cadano nel dimenticatoio.
Greta si tira dietro tanti elogi ma anche tante critiche, alcune difficili da comprendere. Che ci stia simpatica o meno, noi tutti dovremmo ringraziare Greta perché con il suo discorso e il suo impegno è stata in grado di catturare l’attenzione su un tema fondamentale come quello del clima, riuscendo là dove molti avevano fallito: farsi ascoltare dai “potenti” della terra. E poi ha catturato l’attenzione di noi giovani, riuscendo, forse per la prima volta, a sensibilizzare una generazione troppo spesso abituata a parlare e protestare dietro lo schermo di un device: milioni di giovani si sono alzati e sono scesi in piazza da Roma a New YorK da Sydney a Parigi per un obiettivo comune, il nostro futuro.
Giacomo Carta
Coordinatore nazionale Giovani delle Acli