La Marsigliese è la colonna sonora della Festa dell’Europa che si celebra domani 9 maggio. “Se siamo solo un po’ europei, se lo diciamo timidamente, abbiamo già perso”, afferma Emmanuel Macron, la cui vittoria in Francia cambia l’assunto per cui la rabbia e la paura sono gli strumenti elettorali più potenti.
Tutto questo capita proprio nei giorni che precedono la festa dell’Europa, giorno in cui un altro francese, Robert Schuman, pose le basi dell’Europa integrata e federale.
“Teniamoci stretta la speranza che questa coincidenza tutta francese ma molto europea – afferma Roberto Rossini, presidente delle Acli – possa essere uno slancio verso l’Europa della solidarietà che solo con l’impegno della società civile e dei governi possiamo raggiungere”.
Secondo Matteo Bracciali, responsabile Reti internazionali Acli, occorre declinare una strategia europea sui temi più rilevanti dell’agenda politica. Perché, “solo ripartendo dalla nostra dimensione continentale – ha concluso Bracciali – si può provare ad affrontare i nodi della società”