I cambiamenti della nostra società hanno reso la figura dell’anziano fondamentale all’interno del nucleo familiare. Valeria Benvenuti, ricercatrice della Fap Acli, ci spiega perché: “La società è cambiata nei suoi valori più profondi – spiega Valeria Benvenuti, ricercatrice Fap e curatrice del volume presentato a Venezia – L’associazione Fap Acli ha fatto una ricerca sugli anziani che ha portato a definirli capitale sociale non solo per la collettività, ma anche per la famiglia”.
Quali sono le trasformazioni che motivano maggiormente il ruolo dell’anziano all’interno dell’odierna società?
“Innanzitutto il lavoro precario dei figli, riflesso della disoccupazione – continua Benvenuti – poi la scarsità dei servizi per la prima infanzia, il lavoro femminile, le crisi familiari. Tutti questi sono fattori che hanno portato gli anziani a essere il perno su cui gira la famiglia. L’Istat definisce anziano chi è over 65, ma secondo le interviste a oltre 150 persone svolte per la ricerca, chi ha già compiuto quell’età non sopporta sentirsi chiamare così. Questo perché il passaggio dalla terza alla quarta età avviene quando c’è un decadimento fisico o una perdita di autonomia. Bisogna valorizzare l’anziano – conclude Benvenuti – proponendo iniziative di invecchiamento attivo e alcune regioni, tra le quali il Veneto, hanno adottato la “Legge di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo”, che permette di far lavorare gli anziani come volontari a fronte di un rimborso spese in alcune attività di utilità sociale. Questa è la ridefinizione dell’età avanzata che è in atto nella nostra società. L’anziano si valorizza così non solo all’interno della famiglia dando supporto economico e fisico, ma anche all’interno della realtà sociale”.
Molti gli anziani che lavorano come volontari presso associazioni e realtà del terzo settore, apportando un valore complessivo alla società. La ricerca Fap Acli ha permesso di mettere in evidenza questa importanza sociale degli anziani. Una fascia di età che è tutt’altro che dipendente da figli o familiari, nonostante permanga nella cultura degli over 65, la percezione di essere un peso per la propria famiglia: appena il 20%, infatti, dichiara che sarebbe in grado di sostenere le spese per la futura ed eventuale assistenza in toto. Per altri, l’allungamento della vita ha portato a un evidente problema di distribuzione delle risorse, riducendo quelle dedicate alle nuove generazioni e alle loro garanzie salariali e professionali. Un altro gap che gli anziani devono affrontare è quello tecnologico, che vivono quotidianamente soprattutto legato alla dematerializzazione della burocrazia.
Fap Acli fa fronte a questa mancanza proponendo dei corsi di informatica base che hanno l’intento di aiutare gli anziani a orientarsi nel mondo del web, per rispondere alla richiesta che la nostra società ci fa di essere tecnologicamente avanzati.