Un aiuto concreto per le famiglie di Arezzo grazie al progetto “Una mano per la spesa”, campagna nazionale promossa da ACLI e Fap ACLI che sta avendo un ampio seguito in varie regioni italiane.
L’iniziativa consiste nell’individuare famiglie che si trovano in particolare stato di bisogno, impossibilitate a provvedere all’acquisto di beni di prima necessità a causa della crisi economica e sociale seguite alla pandemia, emergenza che spesso ha acuito situazioni di disagio già esistenti.
Nell’aretino il progetto nasce su input di ACLI e Fap ACLI Arezzo, in sinergia con Coldiretti Arezzo e i servizi sociali del Comune di Arezzo.
«L’iniziativa – spiega Paolo Formelli, vicesegretario nazionale della Fap-Acli, – è stata attivata dalla Fap-ACLI a livello nazionale ed è stata poi declinata sui singoli territori in relazione alle effettive situazioni di bisogno, in collaborazione con associazioni e istituzioni locali. Siamo felici di esser stati fautori di un progetto che fornirà un aiuto reale a persone e famiglie che, già in difficoltà, sono state messe ancor di più alla prova dal Covid-19».
Le 50 famiglie bisognose che ricevono le borse della spesa solidale vengono individuate grazie all’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Arezzo.
La fornitura dei prodotti è affidata a Coldiretti Arezzo che si è occupata della creazione delle buste, ognuna dal valore di 50 euro, con frutta, verdura e altri prodotti delle aziende del territorio, favorendo così un’alimentazione a chilometro zero e di qualità.
Come spiega Lidia Castellucci, presidente di Coldiretti Arezzo che ha risposto positivamente all’appello delle ACLI, questo progetto solidale è “un sollievo per le famiglie e anche un aiuto all’economia locale, all’occupazione e al territorio in un momento delicato. L’agricoltura sociale è la punta più avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le nostre imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico del nostro territorio con sostenibilità ambientale e difesa della salute e della qualità della vita». La consegna viene effettuata grazie al contributo dei volontari della Misericordia.