Famiglia e lavoro, un intreccio per generare speranza

Il 7 e 8 giugno prossimi, presso il Centro congressi Seraphicum, in via del Serafico 1 a Roma, si svolgerà l’evento “Famiglia e lavoro, un intreccio per generare speranza” organizzato dall’Area Famiglia e stili di vita delle Acli nazionali, in collaborazione con il Coordinamento Donne nazionale e l’Area Lavoro delle Acli Nazionali. L’appuntamento è l’ultimo del ciclo di laboratori delle Acli per le realtà territoriali che si occupano di famiglia e conclude, quindi, il percorso di aggiornamento e di condivisione progettato dall’Area Famiglia e Stili di vita, che si è snodato nell’arco di circa due anni. Un percorso laboratoriale che ha consentito di guardare alla famiglia da molteplici prospettive e di avvalersi del contributo di diversi approcci disciplinari e operativi, al fine di restituire un’immagine viva ed aggiornata delle famiglie odierne e delle loro principali problematiche. Un percorso che ha inteso mettere al centro i territori, dove sorgono domande ma anche risposte ai bisogni che diventano spesso buone pratiche da replicare.

In questo incontro conclusivo l’attenzione sarà dedicata al tema del lavoro che cambia, nelle forme e nei contenuti, e come questi cambiamenti impattano sulle famiglie. «Famiglia e lavoro rappresentano un intreccio esistenziale e costitutivo, nel quale si dipana la nostra vita quotidiana», ha dichiarato Lidia Borzì, Delegata di presidenza per Famiglia e Stili di vita, aggiungendo che «il lavoro è un elemento fondamentale per la creazione e il mantenimento delle famiglie. Esso e le condizioni in cui è svolto possono condizionare e/o compromettere la possibilità stessa di fare famiglia. Vogliamo, perciò, partire dall’approfondire il loro legame, perché ciascuno dei due termini sia di supporto all’altro, senza soverchiarlo, né ignorarlo». Le fa eco Chiara Volpato, responsabile del Coordinamento Donne nazionale, la quale sottolinea l’importanza di valutare in ottica di genere le condizioni di lavoro: «ogni dispositivo introdotto nel nostro sistema e nel nostro ordinamento non si può ritenere neutro rispetto al genere e all’impatto sulla famiglia, perché esistono differenze vistose e gap a svantaggio delle donne che vanno considerati». Stefano Tassinari, Vicepresidente Acli, evidenzia il nesso tra criticità nel lavoro e vita familiare: «purtroppo, sempre più spesso le persone, in gran parte le donne, si trovano a dover scegliere tra famiglia o lavoro oppure ad essere schiacciate da un lato dal ridursi del welfare e dall’altro da un lavoro sempre più povero, oppure spesso spezzettato in part time involontari».

Come sempre, tanti e qualificati saranno gli interventi: il workshop si aprirà venerdì 7 giugno con un’introduzione ai lavori di Lidia Borzì, cui seguirà una panoramica sullo scenario internazionale a cura di Liliana Ocmin, membro del Board dell’ILO. Lo smart working, quale innovazione relativa alle modalità della prestazione lavorativa, sarà un osservato speciale grazie alle anticipazioni dell’indagine che lo riguarda, che saranno presentate da Federica Volpi, ricercatrice Acli, in questa sede, con il commento scientifico di Silvia Sansonetti della Fondazione Brodolini e le sottolineature di Chiara Volpato e Stefano Tassinari, promotori della ricerca. Nella sessione pomeridiana, ampio spazio sarà riservato al lavoro che cambia da diverse prospettive: quella sindacale, con l’intervento di Natale Di Cola, Segretario CGIL di Roma e Lazio, quella dell’Ente locale, con il contributo di Titti Di Salvo, Presidente Municipio IX Roma Eur, quella dei vertici d’azienda, con l’intervento di Maria Antonietta Mura, Vicepresidente Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, e quella degli enti di formazione con Paola Vacchina, Presidente di Forma. Non mancheranno le testimonianze dai territori e il confronto in plenaria. La sessione di sabato 8 giugno sarà dedicata all’impegno a favore del lavoro e delle famiglie messo in campo dalle Acli attraverso i suoi servizi e le sue associazioni, e attraverso le reti in cui sono coinvolte. Interverranno Erica Mastrociani per Enaip, Filippo Pinzone per AIF, Simone Bellezza per il Patronato ACLI, Mara Ginnetteli per le ACLI Colf. Mariangela Perito esporrà l’esperienza del Progetto Policoro, mentre Livio Bertola del Consorzio AIPEC è invitato ad illustrare l’esperienza dell’Economia di Comunione. Concluderanno i lavori Lidia Borzì e Stefano Tassinari. Nel corso dei lavori interverrà il Presidente nazionale Acli, Emiliano Manfredonia.